La Serie A 2018-19 è ufficialmente scattata con la prima giornata ma sono subito scoppiate alcune polemiche per la divisione dei match tra Sky e Dazn, con la nuova emittente sul banco degli imputati per una qualità di trasmissione non ancora perfetta. Dura anche la presa di posizione di Usigrai e del Cdr di Rai Sport: “Vedere il calcio in tv ormai è un privilegio per pochi. Per i pochi che possono pagare costosi abbonamenti – si legge in un comunicato – Come avete notato, sabato e domenica è cominciato il campionato di serie A, ma poco o nulla si è potuto vedere sulle tv non a pagamento. Ormai gli interessi dei signori dei diritti tv e quelli dei club di calcio stanno negando il calcio in tv al grande pubblico”.
“I giornalisti della Rai chiedono alle istituzioni un intervento nell’interesse dei cittadini: gli affari non possono vincere sempre e su tutto – hanno osservato – Noi lo denunciamo da tempo e continuiamo a batterci nel silenzio assordante della politica e di chi dovrebbe agire a tutela di tutti i telespettatori. Al nuovo vertice della Rai chiediamo di far sentire la propria voce e di tornare ad essere protagonista nel settore: siamo il Servizio Pubblico, lo sport deve essere di tutti, per tutti”.