Terminata con un secondo posto l’avventura alla guida della Roma, Luciano Spalletti è pronto ad iniziare la sua esperienza sulla panchina dell’Inter. Dopo l’ufficialità del suo ingaggio come tecnico della squadra nerazzurra e chiamato a guidare definitivamente la riscossa dell’Inter negli altopiani della classifica, l’allenatore toscano sarà impegnato nella conferenza stampa di presentazione che è in programma mercoledì 14 giugno ad Appiano Gentile alle 12:00. Prima del tradizionale confronto con i giornalisti però ci sarà spazio per una bella iniziativa che vedrà Spalletti rispondere alle domande dei tifosi via Facebook.
13:29 – Finisce qui la conferenza stampa di Luciano Spalletti come nuovo allenatore dell’Inter. Grazie per essere stati con noi!
13:29 – Su Oriali e Icardi: “Tutti conosciamo Oriali, non sarò certo io che impedirò il suo ritorno, per me sarebbe un onore. Icardi è il capitano dell’Inter: oltre alle sue qualità individuali dovrà anche indicare ai compagni i comportamenti dentro allo spogliatoio.”
13:24 – In quanto ai rinforzi in vista del raduno del 3 luglio: “Sarebbe meglio avere i rinforzi prima possibile. Ci sono meccanismi, ad esempio sulla linea difensiva, su cui più si lavora e meglio è. Nelle prime settimane si lavora meglio perchè non c’è da preparare una partita a breve o brevissimo termine. Alla fine quello che conta è che tutti, quelli che ci sono e quelli che arriveranno, diano tutto. Faccio mia una frase di Herrera: ” Chi non dà tutto non dà niente”. Io ci aggiungo l’appartenenza.”
13:21 – Sul suo futuro nell’Inter: “Il mio lavoro rappresenta già il non plus ultra, il fatto di vivere la mia professione 24 ore su 24 è già il massimo. E’ chiaro che la storia dell’Inter sarà più ricca dell’Empoli o dell’Ancona, ma non cambia il mio approccio in ogni squadra in cui andrò ad allenare.”
13:18 – Interrogato sulle differenze tra Roma e Inter in campo, così Spalletti: “Bisogna provare a modificare con coraggio le caratteristiche di qualche giocatore. Icardi ha delle qualità incredibili che non vanno perse, cercheremo di migliorarlo quando l’avversario ti pressa per la fase di appoggio in aiuto ai compagni. In queste cose Dzeko è molto bravo, Icardi è più forte in area di rigore.”
13:15 – Sul suo lavoro negli allenamenti: “Gli allenamenti servono anche per essere pronti. Un giocatore che non gioca da cinque partite deve comunque essere pronti. Parlerò ancora con Stefano Vecchi, lui dovrà aspirare a prendere il mio posto, perchè è giusto così.”
13:12 – “La mia esperienza alla Roma rimarrà con me: sono andato e ritornato, a volte ho dato qualche vantaggio altre volte qualche problema. Ho ricevuto il supporto di tante persone, soprattutto quelle che non si vedono. E’ un’esperienza che non si cancella.”
13:09 – Sullo staff tecnico: “Ci saranno Baldini, Pane ,Domenichini , che sarà il secondo allenatore, e Iaia, che viene dallo United come preparatore atletico. Possibile che venga apportata qualche altra modifica.”
13:05 – Su Joao Mario: “E’ un calciatore offensivo che sa giocare palle importanti con qualità nelle giocate. Chi è padrone del campo è più facile che vinca, per fare questo ad esempio a Roma si portò più avanti Nainggolan. Joao ha più attitudini offensive, poi nella testa dei giocatori serve che ci sia disponibilità, a volte anche per giocare dieci minuti. Servono anche riserve forti, che entrano e in dieci minuti sono fondamentali. Non voglio essere amico solo se do la maglia: diciamolo subito, non voglio che nessuno mi saluti quando esce.” Parole al miele anche per Pioli:“Non sono migliore di lui, sono diverso. Pioli è un grande allenatore.”
13:02 – Domanda “giapponese” su Nagatomo: “E’ un ragazzo serio, una bella persona. Gli è successo di giocare delle buone partite e delle brutte partite. Ma sulla professionalità posso dire che nessuno gli può appuntare niente: Nagatomo fa parte di un discorso più ampio, in un ruolo molto coperto da diversi giocatori. Se prende casa qua lui rimane (scherza con la giornalista giapponese, ndr)”.
13:00 – Sui giocatori della Roma che vorrebbe all’Inter Spalletti glissa: “Non sarebbe corretto dirlo. Parlerò con i miei giocatori, alcune cose ve le dirò, altre no, altre ancora le direte voi. Con la squadra ci diremo le nostre intenzioni e le strategie. Della Roma ho un ricordo bellissimo, così come di tutti i giocatori di cui sono innamorato. Adesso mi sto innamorando di quelli dell’Inter.”
12:57 – Sui tifosi nerazzurri, i più presenti allo stadio nonostante le difficoltà: “Non so se torneremo presto ai fasti dell’era Moratti, la nostra intenzione è in quella direzione. Vogliamo far toccare con mano ai tifosi che siamo professionisti seri che lavorano in maniera seria.”
12:49 – Sulle aspettative di mercato: “Stiamo lavorando in questi giorni con la società, sicuramente gli acquisti non vanno sbagliati. Stiamo sentendo anche l’umore dei nostri giocatori: l’Inter forte deve essere l’Inter, non un elenco di giocatori precisi. In campo servirà corsa, palle riconquistate e tante altre cose: serve essere dentro un meccanismo dove la squadra sa la maglia che indossa.”
12:47 – Sui nomi accostati alla panchina dell’Inter in queste settimane e mesi: “Non me ne frega niente di quanti erano davanti a me per questo posto. Mi accollo la responsabilità della storia anche recente della squadra”.
12:45 – Sempre su Capello: “Per il momento non ho parlato con lui, ma sarà un piacere farlo e spero che avvenga il prima possibile ora che siamo entrambi nella famiglia di Suning.”
12:42 – I giornalisti cinesi chiedono di un contatto eventuale con Capello, impegnato in Cina con Suning: “Capello è un grande personaggio del calcio italiano, tutti abbiamo preso qualcosa da lui, sul suo modo di gestire e condurre. Un po’ come Herrera e Mourinho nel passato, che sono stati capitani di ventura straordinari. Prima Capello era avversario, poi ci siamo trovati in Russia e con lui CT ci siamo sentiti spesso.”
12:34 – Sul suo addio alla Roma: “Sono stato contattato dall’Inter prima della fine del campionato, quando avevo già detto al Presidente Pallotta che sarei andato via. Io non ho voluto fare discorsi diretti fino alla fine del campionato, poi ho ringraziato. Dopo la mia storia con la Roma, questa era la cosa più bella che mi potesse capitare. Non ho antipatie con nessuno, ho qualche simpatia selettiva. A Roma ero diventato quello che divideva invece che unire, in merito alla gestione di un mito come Francesco (Totti, ndr). E’ successo che l’affetto per il giocatore ha superato l’affetto per la squadra: non sono riuscito ad unire queste due cose, evidentemente non ho fatto bene il mio lavoro. Spero che la Roma possa essere unita verso i propri obiettivi”
12:32 – Sul gap con la Juve: “Ho visto la partita dello scorso anno, forse il gap di punti è esagerato. Loro vanno rispettati, spesso sono oggetto di cattiverie perchè sono forti. Vanno fatti i complimenti ad Allegri per i risultati ottenuti: si pensa che sia facile vincere, ma è difficilissimo anche con i giocatori forti. E’ facile non vincere nulla con i giocatori normali. Detto questo, il rispetto non deve essere confuso con il timore: si va in campo a vedere chi è più bravo.”
12:28 – “L’anno prima Dzeko era quello da evitare, quest’anno ci ha portato fino in fondo e al secondo posto. Noi dobbiamo prendere esempio per migliorare.”
12:25 – Interpellato sulla Roma, queste le parole del tecnico:“Ringrazio Pallotta, la società e gli sportivi di Roma per le parole e l’affetto dopo la fine del campionato. Sarà un’avversaria forte, basta vedere la differenza di punti: se ci sono 20-25 punti significa dover fare 8-9 vittorie in più. Conosco bene i giocatori della Roma, hanno una grande appartenenza ed hanno raggiunto risultati importanti. Per questo dico che l’appartenenza conta più dell’aspetto tecnico-tattico.”
12:23 – Spalletti sugli ultimi anni: “Questa lunga assenza dalle coppe è quasi uno scandalo per la storia dell’Inter. Io non sono più bravo di tutti gli allenatori che mi hanno preceduto nel corso degli altri, ma sono diverso. Chiedo ai calciatori di fidarsi di me, perchè sarò con loro al 100% e 24 ore su 24. E’ chiaro che le cose vanno viste strada facendo: noi dobbiamo riportare l’Inter nella sua storia.”
12:21 – Su Perisic: “Non vinciamo da un po’ di anni: o facciamo qualcosa di diverso oppure continueremo così. Mi pare che nessun giocatore abbia determinato. Sicuramente ci sono giocatori forti, ma questi devono entrare in un meccanismo di squadra: ognuno deve donare qualcosa ai compagni “. Il riferimento esplicito è anche a Icardi
12:19 – Spalletti interpellato sull’identità di gioco: “Inizialmente penso ad un 4-2-3-1, su cui lavoreremo, ma dovremo essere pronti anche a fare altre cose. Il modulo conta relativamente, diventa fondamentale avere una squadra che sa dove vogliamo andare. Se non saremo una squadra con mentalità e carattere, oltre che con un gioco, allora saranno gli altri a passarci davanti.”
12:16 – “Ho scelto l’Inter perchè la immagino con una storia piena di belle cose che voglio vivere fino in fondo insieme a tutti. Voglio essere attore ma anche spettatore: guardando da due posizioni le cose si capiscono meglio.”
12:15 – Luciano Spalletti inizia con i ringraziamenti di rito per Stefano Vecchi, soprattutto per la vittoria del Campionato Primavera
12:13 – Sta per essere introdotto Luciano Spalletti, conferenza che si preannuncia piuttosto corposa
12:05 – Buongiorno a tutti i lettori di Sportface.it, tra pochi istanti Luciano Spalletti dovrebbe presentarsi nella sala stampa di Appiano Gentile per presentarsi ufficialmente come nuovo tecnico dell’Inter