Divise da 31 punti, ma accomunate dallo stesso destino europeo: Inter e Napoli devono dimenticare la delusione dell’eliminazione dalla Champions League, con la ferita freschissima di martedì per gli azzurri col Barcellona e ancor più dolorosa per premesse e modalità per i nerazzurri, estromessi mercoledì dall’Atletico Madrid. Per chi si appresta a vincere lo scudetto, però, sarà ben più facile lenire il dolore e preparare la festa, mentre i partenopei, campioni in carica, stanno provando disperatamente a restare in corsa per giocarla anche l’anno prossimo la competizione più importante. E’ per questo che la vittoria è fondamentale soprattutto per gli ospiti, che darebbero una sferzata a questo finale di stagione e utilizzerebbero la sosta per pianificare l’operazione rimonta, mentre per Inzaghi un successo vale come l’ennesima prova di forza nel nostro campionato fin qui dominato in lungo e in largo, che non è certo poco.
E al Meazza, in un certo qual modo, dopo l’aritmetica che sabato scorso ha sancito l’impossibilità per la squadra ora di Calzona di difendere il tricolore a fine stagione, potrà avvenire una sorta di cerimonia della campanella come a Palazzo Chigi: i campioni in carica cedono lo scettro ai nerazzurri, che in caso di vittoria si potrebbero tranquillamente cucire lo scudetto sul petto durante la sosta prima delle ultime nove di campionato, puntando a vincere il titolo, il ventesimo con tanto di seconda stella, nel derby col Milan. Sarebbe indimenticabile per il popolo nerazzurro, oggi comprensibilmente amareggiato per non aver ripetuto il cammino dello scorso anno in Champions, specie dopo il sorteggio che avrebbe posizionato i nerazzurri, sostituendoli con l’Atletico Madrid, nel lato più semplice del tabellone fino alla finale.
Venendo alle statistiche, l’Inter ha vinto sette delle ultime undici sfide disputate contro il Napoli in Serie A. Il Napoli in questo lasso di tempo non ha perso così tante volte contro nessun’altra avversaria. Nel dettaglio, limitandoci a San Siro, l’Inter ha vinto tutte le ultime cinque gare casalinghe contro gli azzurri. I nerazzurri hanno vinto le ultime dieci in casa e soltanto due volte sono arrivati a undici. Sfida tra squadre che creano: Inter e Napoli sono le prime due squadre di questo torneo per tiri totali (rispettivamente 428 e 476), nello specchio (154 e 153), palle giocate in area di rigore avversaria (797 e 829), xG a favore (59.6 e 46.4) e per conclusioni subite (entrambe a 283). Infine, l’Inter è, nettamente, la miglior squadra per differenza reti tra tutti i top-5 campionati europei con +57, ben distanti le altre big europee, mentre se guardiamo allo storico della Serie A, bisogna tornare al +58 della Fiorentina giunti a questo punto. I partenopei, quantomeno, hanno sistemato con Calzona il problema del gol: con Mazzarri appena nove in dodici partite, nelle prime quattro dell’ex vice di Spalletti ben dieci gol all’attivo e Osimhen e Kvaratskhelia in vetta alla classifica marcatori se contiamo soltanto queste ultime partite sotto la gestione del nuovo tecnico.