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“Il mondo del calcio è molto maschilista, è vero, però piano piano credo che le cose stiano cambiando. Anche le giornaliste sportive sono tante, brave e preparatissime”. Queste le parole di Diletta Leotta in un’intervista rilasciata al settimanale “Oggi”, in cui ha dato una visione ottimista dei cambiamenti che sta vivendo in meglio il mondo del pallone. “Come reagisco agli apprezzamenti troppo spinti? Con grande leggerezza – ha poi affermato la presentatrice di Dazn -. Capisco che lo stadio è un posto dove si va per divertirsi, ma fino a un certo punto: ci deve sempre essere il rispetto. Se c’è solo goliardia, reagisco con il sorriso. Sono più dura quando si parla di cori razzisti, che vanno assolutamente puniti con leggi severe”.
SUL GRAN GALA’ DEL CALCIO – “Quest’anno daremo un messaggio molto forte. Per la prima volta sarò onorata di invitare e premiare le 11 migliori donne in campo, mentre negli anni precedenti ce n’era soltanto una che rappresentava tutto il movimento. Credo che sia un passo molto importante”.
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“la passione per il calcio? In campo ero negata, mi mettevano sempre in porta – ha anche aggiunto Diletta -. Da adolescente volevo diventare come Federica Pellegrini. Poi ho mollato per lo studio: l’impegno che richiede uno sport agonistico è enorme e ti fa fare una vita piena di sacrifici. Semplicemente, io ho scelto di farne altri. Ho fatto una lezione di pole dance e con scarsi risultati, è vero, perché è uno sport faticosissimo e mi sentivo proprio negata”.
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