Le altre big chiamano, la Juventus risponde. Con un rotondo 3-0 contro il Sassuolo, dove però non è tutto oro quel che luccica. A cominciare da Angel Di Maria, subito protagonista con il gol che la sblocca, con tante giocate tra dribbling, rabona, assist sporcato e anche degli interventi difensivi in ripiegamento, poi però un infortunio, probabilmente nulla di serio, rovina un po’ la serata trionfale. Che è tale anche per Vlahovic, a segno due volte, la prima su rigore da lui procurato, la seconda facile facile su suggerimento del nuovo compagno d’attacco argentino. Il serbo, per una volta, accetta una squadra che continua a posizionarsi troppo bassa, e faceva questo anche sullo 0-0 in dieci minuti di sbandamento nel primo tempo: Dusan non sbuffa, sa che quest’anno è più facile per lui avere occasioni vista la qualità intorno. Che nel secondo tempo è implementata anche da Kostic, subito dei bei cross e delle sgasate sulla sinistra.
Insomma, è una Juventus positiva, che vince con un bel tris, non gioca in modo intenso ma sembra avere più opzioni al proprio arco. Le sette sorelle, che ormai sono otto, vincono tutte, apre le danze il Milan, chiude la Vecchia Signora. Che dovrà sicuramente aggiustare qualcosa, a cominciare dalla tenuta fisica: Allegri sarà sconsolato, ma sono troppi gli acciacchi più o meno pesanti in questa fase. Sperando di aver perso Di Maria soltanto per pochi giorni, il cantiere è ancora aperto ma la sensazione è che non si può cancellare di colpo un’impostazione che tende ancora un po’ troppo alla speculazione. Tutto all’opposto il Sassuolo, che attacca con personalità, va vicino al vantaggio, poi improvvisamente fatica tanto e sbanda, consegnandosi direttamente ai bianconeri, come accaduto troppo spesso l’anno scorso. Dopo il ko col Modena, ecco un’altra pesante sconfitta nel punteggio: a Dionisi il compito di raddrizzare la barca.
