Serie A

Di Canio: “Mourinho parla solo al suo popolo, una volta era più raffinato”

Josè Mourinho Roma
Josè Mourinho - Foto LiveMedia/Marco Iacobucci

Intervistato da LaPresse, Paolo Di Canio ha commentato la polemica innescata da José Mourinho, attualmente sotto inchiesta della procura Figc per le sue dichiarazioni sull’arbitro prima del match col Sassuolo: “È evidente che ormai parla solo al suo popolo e da una parte è un peccato, perché in passato era molto più raffinato. Se fa bene alla Roma è un bene per lui e per la squadra, ma con le sue ultime dichiarazioni ha acceso un fuoco troppo grande“. L’ex Lazio precisa: “Non dico che merita una squalifica, non me ne frega niente, anche io ho fatto in passato dichiarazioni simili, ma questa è molto eclatante anche contro gli avversari. La mia non è una riflessione contro Mourinho, la Roma o un’altra squadra“.

Di Canio ha poi aggiunto in maniera sibillina: “Per me non è una novità, non mi aspettavo che Mourinho alzasse così tanto il tiro. Potevamo però aspettarcelo in un ambiente così caldo che vive nella frustrazione di chi non vince tanto per tanti anni. Con un uomo così forte speravano di vincere subito e hanno vinto la Conference, ma speravano anche in campionato di fare qualcosa di più. Quando lui fa queste performance c’è anche la sua frustrazione di non vedere una squadra che possa puntare non dico a vincere il titolo, anche se lui sperava di starci molto vicino. Adesso la Roma è anche quarta, ma fino a poche settimane fa quasi nemmeno lottava per le prime quattro posizioni. È una frustrazione generale e lui è abile a fare queste cose. Secondo me ha trovato un terreno fertile, dove si può anche sfogare in modo naturale e nessuno gli dice niente. C’è tutto un ambiente dietro di lui fino alla morte, ha creato una cosa molto locale“.

Per finire, Di Canio ha detto la sua anche anche sul campionato in generale: “L’Inter è la candidata numero uno per vincere lo scudetto. Dall’ultimo turno di Serie A è emerso in modo chiaro lo strapotere dei nerazzurri, un vero atto di forza. Anche stavolta doveva inseguire la Juventus e riscavalcarla in classifica, non è caduta e ha gestito anche a Torino. In tanti hanno detto che poteva osare di più, ma non è così perché con questa Juve rischi. Invece passare lo scontro diretto, mantenersi a questa distanza in questo momento del campionato, era fondamentale“. L’opinionista ha infine aggiunto: “Ha avuto ragione Inzaghi, la squadra ha fornito una prestazione eccezionale anche se all’inizio ha sofferto. Insomma, l’Inter è la squadra più forte, cosa che ho sempre pensato da tre anni. E adesso è anche la più matura, sia l’allenatore che i suoi giocatori, e lo sta dimostrando“.

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