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“I calciatori non si lamentino. Si lamentano di cosa i calciatori? Ma perché in una estate normale non sono costretti a giocare contro Manchester City o Chelsea dall’altra parte del mondo dopo appena 5 o 6 giorni dall’inizio del ritiro? Almeno adesso mandano un segnale alle persone. Alla gente comune che è in difficoltà , che farebbe i chilometri a piedi pur di tornare a lavorare e che magari si distrae vedendo un po’ di calcio in tv in queste giornate di giugno e luglio”. Questo il pensiero di Paolo Di Canio, opinionista tv di Sky ed ex giocatore della Lazio in un’intervista rilasciata a ‘Il Mattino’. “Ricordo quando ci portarono a giocare a Leon, in Messico, in piena estate e c’erano 42 gradi. Ed era solo un’amichevole – ha proseguito Di Canio – A me, De Marchi e Luppi quasi serviva un respiratore a metà del primo tempo. Il campionato estivo mi piace, sono gare vere, certamente con più pause ma molto meglio queste partite che quegli allenamenti con le rappresentative dei boscaioli in montagna che vinci 12-0 e ti esalti per poco e rischi di farti male esattamente come adesso”.
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