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Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, presente al Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parigi, ha parlato di molti argomenti a La Gazzetta dello Sport, cominciando dalle difficoltà del calcio italiano: “Basta odiare il calcio, al nuovo Governo, la Serie A chiede stadi nuovi per ottenere l’organizzazione degli Europei del 2032. Il problema è strutturale con scogli giganteschi. Il primo è quello degli stadi. Non dobbiamo aspettare di avere l’Europeo per fare gli stadi, ma il contrario. È un problema atavico: senza infrastrutture adeguate anche le attività commerciali correlate non decollano“.
Qual è il modello da seguire?
“Abbiamo un campionato affascinante, conteso come solo la Premier League. Ma vent’anni fa, quando il mondo diventava globale, la Serie A era in cima in mondo e si chiuse su se stessa senza investire sull’estero. Solo quest’anno abbiamo aperto un ufficio a New York. Entro fine anno ne apriremo un altro ad Abu Dhabi. La battaglia non è persa, anche se è difficile riconquistare i tifosi che nel frattempo si sono appassionati ad altre squadre in altri campionati che hanno investito di più. Ma sono ottimista“.
Quanto è grande il problema pirateria?
“Va combattuta, in Italia nega un miliardo di ricavi a triennio. Alla politica chiediamo che si sostengano i club che vogliono costruire i migliori stadi, come quelli del Real Madrid, o del Tottenham che in 25 minuti passa al terreno sintetico per gare di Nfl o grandi concerti, ampliando il business. Servono regole per sostenere la nostra capacità di fare calcio“.
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