Il logo della Lega Serie A
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“La prossima finale di Supercoppa italiana sarà di nuovo in Arabia Saudita, è l’ultimo anno del contratto. Non è possibile risolverlo per una serie di clausole penali. Stiamo valutando però un contratto di maggior prospettiva per il futuro all’estero, che in qualche modo coinvolga più squadre e che consenta di promuovere la Serie A”. Così l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Sul nuovo format della Champions League: “Nessuno ricorda che fu approvato lo stesso giorno della Superlega, fu una reazione a quel modello. Vengono infatti aggiunte 100 partite in più, ovvero il 40%, e questo viene fatto solo per reperire più risorse. La Uefa dovrebbe crescere di 1,8 miliardi, mentre per la Serie A si dovrebbero perdere 200 milioni all’anno. Vogliamo che questo aumento di gare sia ridotto almeno della metà. Inoltre – prosegue De Siervo – si strizza l’occhio alla Superlega perché si tendono a premiare certe performance, con l’Italia che avrebbe solo una squadra in più nei prossimi 10 anni. Ne gioverebbero i due campionati che dominano le competizioni europee (quello spagnolo e inglese, ndr)”.
Sul dibattito riguardo alla contemporaneità delle ultime giornate di Serie A: “Facciamo tutti parte di un grande modello economico, che ha regole semplici. Abbiamo già la regole che se all’ultima giornata si sono partite con in ballo lo stesso obiettivo andranno giocate contemporaneamente. Per il resto il fatto di non giocare in parallelo consente a tutti di seguire meglio il campionato. I tifosi dell’Inter guardano le partite del Milan e viceversa. Siamo all’interno di un modello economico che vale per tutti. Avviene così dappertutto”.
Sul tema risorse: “In Italia siamo leader della pirateria. Se tutti vedessero le partite sul pezzotto nemmeno io sarei qui, non avremmo le risorse per andare avanti. Non è solo un reato, è civilmente inaccettabile abusare del nostro sport preferito. Il calcio si mantiene sui ricavi. E’ uno spettacolo su abbonamento”.
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