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Il gol annullato all’Atalanta durante la sfida contro la Roma e il pareggio del Milan contro il Napoli non convalidato per la posizione (giudicata attiva) di Giroud, stanno continuando a far discutere. Nonostante l’utilizzo della VAR, le scelte dei direttori di gara non sono state capite o semplicemente accettate, da tifosi e addetti ai lavori. Anche nel mondo arbitrale c’è chi non è pienamente convinto che l’annullamento del gol di Kessiè sia stata la scelta giusta. È il caso di Massimo De Santis, ex arbitro italiano, che ha commentato a Notizie.com le decisioni dei direttori di gara: “I due episodi accaduti nella stessa giornata di campionato sono complicati da valutare. Sono quelle situazioni in cui il mezzo televisivo aiuta, ma fino ad un certo punto. Avere il supporto delle immagini è importante perchè ti permette di tornare indietro e verificare, ma la responsabilità resta tutta dell’arbitro. Per me va fatta una distinzione netta tra i due episodi”.
Pochi i dubbi sulla rete atalantina, molte invece (secondo De Santis) le perplessità sul pareggio del Milan nel big match contro il Napoli: “Quello in Atalanta-Roma per me è più semplice da valutare: Palomino cerca di andare sul pallone e crea un disturbo all’avversario. Su quello di Giroud in Milan-Napoli la situazione è molto più complessa. Dovremo comprendere quanto il francese possa inficiare sui movimenti e il tentativo di entrare in azione del difensore del Napoli. Che sia fuorigioco non c’è dubbio, ma comprendere quanto Giroud possa disturbare il difensore azzurro e quanto voglia partecipare all’azione, diventa molto complicato. Dall’espressione devo dire che il difensore del Napoli non si preoccupa del disturbo che ha avuto da Giroud, semmai protesta per l’intervento subito. Ecco forse era più giusto soffermarsi sull’intervento dell’attaccante del Milan, che con un braccio si porta il difensore del Napoli a terra facendolo cadere. Era la situazione più facile da valutare, andando a rivedere le immagini”.
De Santis poi avverte: “Episodi di questo tipo sicuramente si ripeteranno e l’AIA, attraverso le persone preposte deve fare chiarezza e spiegare a tutti come gli arbitri si devono comportare. Ok la VAR, ok la possibilità di rivedere se un calciatore è o meno in fuorigioco, ma il problema resta tutto sulle spalle degli arbitri che dovranno capire se il giocatore in fuorigioco partecipa attivamente oppure no. La domanda è: il giocatore del Napoli è disturbato da quello del Milan? Io non ne sono così convinto. Se fossi stato in campo avrei sfruttato le immagini per capire se Giroud aveva commesso fallo o meno. Li la VAR aiuta”.
“L’AIA deve riuscire a fare chiarezza su questi episodi, altrimenti si rischia di fare troppa confusione. Una soluzione potrebbe essere quella di stabilire che, se un giocatore in fuorigioco è vicino, praticamente a contatto con un difensore che cerca la giocata, bisogna sempre fischiare. Essere chiari, altrimenti si genera ulteriore confusione come accaduto nella finale di Nations League con la sfida Spagna-Francia”.
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