“Per prima cosa, diciamolo chiaramente: avendo i tifosi al centro del nostro business qualsiasi problema che impatta sull’esperienza di Dazn da parte dei fan è un problema serio e, ovviamente, ci rammarichiamo per i disagi che i tifosi hanno potuto avere”. Esordisce così James Rushton nell’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”. Il CEO di Dazn, la nuova piattaforma di streaming sportivo lanciata in Italia da Perform, ha spiegato la situazione dopo il primo weekend di Serie A trasmesso, in cui si sono verificati diversi problemi.
“Abbiamo avuto enormi numeri di registrazioni e la nostra audience ha raggiunto il picco con 440mila dispositivi simultanei all’84’ di Sassuolo-Inter – continua Rushton -. All’inizio della ripresa di Lazio-Napoli abbiamo avuto un peggioramento della performance, relativo a un singolo Cdn. Ciò ha generato il re-buffering su tutti i tipi di dispositivi che ha impattato sul 10% di tutti gli utenti per un periodo di 20 minuti, per un totale di 52 secondi di media a utente. Indipendentemente dalla colpa, la responsabilità è nostra. Il problema è stato risolto immediatamente dal nostro team di ingegneri e la causa principale è stata identificata in un singolo Cdn insufficiente a causa della gestione dei file di registro degli errori. Questo tipo di istanze del registro degli errori è relativamente comune”.