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Dario Hübner, ex attaccante di Cesena, Brescia e Piacenza tra le tante, è intervenuto durante il programma ” Taca La Marca” in onda su Radio Musica Television parlando della Serie A: “Juventus? Ci sono due cose importanti da valutare: i giocatori della Juventus non sono quelli del Napoli che aveva Sarri e quindi non si può riprodurre lo stesso stile di gioco; inoltre a livello fisico i bianconeri hanno fatto un lavoro per arrivare pronti in Champions e di conseguenza in questo momento non sono ancora al top”. In merito ai tanti gol segnati in questa stagione: “Si gioca più per i tre punti e le differenze tra le squadre sono sempre di meno sul piano tecnico-tattico rispetto ai miei tempi. Ora le squadre vanno nei grandi stadi a giocarsi la partita”. Per quanto riguarda la coppia Lautaro-Lukaku, ha commentato: “Durante un campionato tutti i calciatori hanno alti e bassi, gli attaccanti fanno bene quando sono supportati dalla squadra, la dimostrazione lampante è Belotti al Torino, l’altro anno questo centravanti ha fatto tantissimi gol e tutti dicevano che era un grandissimo attaccante, come del resto è, quest’anno i granata hanno fatto fatica, realizzando poche reti, invece nell’ultimo mese la squadra sta giocando ad un certo livello e Belotti sta segnando con una certa continuità”.
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Riguardo a giocatori come Tonali, Zapata e Caputo, l’ex calciatore non si è risparmiato: “Tonali è un giovane con ampi margini di miglioramento. Ha fatto bene in Serie B, benino in A, lo farei crescere ancora un poco e non sono d’accordo con il paragone con Pirlo, sono due giocatori completamente diversi, sicuramente è un calciatore di prospettiva ottimo. Bisogna dargli tempo, se pensiamo di vederlo l’anno prossimo nel Milan, nell’Inter e nella Juventus, credere subito che sia in grado di cambiare le partite sarebbe sbagliato. Dell’Atalanta posso solo parlare bene, da diversi anni prende calciatori stranieri che costano poco e che poi valorizza, facendoli diventare ottimi giocatori. Attualmente per come gioca è la migliore squadra italiana. Zapata si trova in una compagine che se ad inizio non gettava 4-5 punti, poteva essere benissimo campione d’Italia, non so se gli convenga lasciare Bergamo per il modo in cui si esprime. L’Atalanta è una mina vagante in Champions, per come gioca lei per me può far una gran sorpresa. Caputo ha avuto la fortuna di trovare una squadra che gioca come piace a lui, dove lo mettono in condizione di tirare in porta e di fare gol, in un contesto dove non c’è tantissima pressione, mi rivedo a quando arrivai a Piacenza, in una compagine con Novellino, che proponeva il mio calcio di contropiede e di rimessa, avevo sulle fasce giocatori come Gautieri e Di Francesco, in più c’era Paolo Poggi, una squadra disegnata per me. Penso che Caputo con il gioco di De Zerbi vada a nozze, lui è migliorato, è diventato più bravo, ma ci sono anche i compagni che lo mettono nelle condizioni di tirare in porta.” Infine, sulla tournèe con il Milan, ha concluso: “Ricordo 12 giorni con una grande società ed un gruppo splendido. Quella maglia è molto pesante ed importante, allenarsi a Milanello e passare in spogliatoi dove ci sono stati i migliori giocatori degli ultimi 30 anni è stata una grande emozione. Ancelotti? Una cosa che mi impressionò fu il suo rapporto anche con i calciatori che giocavano di meno, i quali nutrivano un grande rispetto per lui e lo apprezzavano visto che è una persona splendida. Non c’erano differenze tra i titolari e le riserve ed era ben voluto da tutti”.
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