Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Danilo D’Ambrosio, difensore dell’Inter, ha parlato a 360 gradi della sua esperienza: “Attaccamento alla maglia: o ce l’hai di tuo o ti viene giocando. E poi posso dire di essere sempre stato un professionista serio. Il mio contratto scadeva e, causa Covid, c’era incertezza attorno. Era indelicato pure parlare di rinnovo. In quel momento due club mi hanno fatto offerte importanti, ma io ho aspettato fino all’ultimo che l’Inter si rialzasse e ho scelto di abbassarmi l’ingaggio perché questi colori sono la mia priorità. Il mio sogno è chiudere la carriera qua”.
Poi il ricordo del salvataggio sulla linea contro l’Empoli nell’ultima giornata del campionato 2018/2019, che permise all’Inter di qualificarsi alla successiva Champions League: “Centrare quella Champions ha permesso al club di fare gli investimenti che ci hanno portato qua. Dopo quell’azione, ma anche dopo il gol dell’anno prima nell’altra sfida da Champions contro la Lazio, ho visto un apprezzamento diverso di tutti i tifosi nei miei confronti”.
Infine un pensiero sul suo minutaggio, scemato nelle ultime stagioni: “La vita è questione di equilibrio: prima lo trovi, meglio stai. Noi siamo pagati per allenarci, non per fare domande. Lo pensavo quando giocavo 40 gare all’anno e lo penso adesso che ne gioco 20. Quindi no, non mi pesa…”.