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Massimiliano Allegri torna sulla panchina della Juventus, a due anni dall’esonero. I bianconeri ritrovano così il tecnico con cui sono arrivati cinque Scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Di lui, però, si ricordano anche le celeberrime conferenze stampa della vigilia, in cui ha spesso regalato metafore e aneddoti simpatici. La metafora più famosa è quella alla vigilia della partita contro la Spal, a pochi giorni dalla sfida in Champions League co l’Ajax. In quell’occasione, ci fu uno dei vari riferimenti al “cortomuso”, ovvero alla vittoria di un cavallo su un altro per pochi centimetri. Ma il tecnico livornese non si è mai risparmiato con i riferimenti all’ippica: come quella volta che, parlando di Benatia, disse “l’ho mandato al prato. Perché i cavalli dopo un po’ che vincono, si mandano al prato a riposare”.
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Gli aneddoti si sprecano anche sulla sua Livorno e il “gabbione”, ma ulteriori siparietti quasi comici sono derivati anche dal rapporto con i suoi avversari, come quando su Sarri disse “Non gli sto più dietro. Una volta il campo, una volta una settimana in meno. È una sua strategia per crearmi confusione”, e con gli arbitri (“L’arbitro ha arbitrato una buona partita, nei 90′ è stato molto bravo. Purtroppo poi ha beccato l’imprevisto del Monopoli e lì è andato un po’ in confusione”). Insomma, ci sarà da divertirsi. Se poi pensiamo ai futuri incroci con José Mourinho, lo spettacolo è assicurato.
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