Serie A

Dagli 0-0 ai tre gol, Juventus insuperabile: Thiago Motta ritrova la vittoria e il miglior Vlahovic al Ferraris

Dusan Vlahovic - Foto IPA

La Juventus ritrova il gol, la vittoria e il suo bomber. Una doppietta di Dusan Vlahovic e un gol di Conceicao permettono ai bianconeri di battere il Genoa 3-0 in un Ferraris a porte chiuse per i fatti del derby di Coppa Italia. Nell’anticipo della sesta giornata di Serie A, c’è spazio anche per un piccolo record. La Juventus è la squadra con l’imbattibilità più lunga (540 minuti) a inizio torneo nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A, come riporta Opta. Meglio della Juve di Allegri nel 2014-15. Dietro solamente a quattro squadre: Cagliari 1966/67 (712 minuti), Milan 1993/94 (690 minuti), Napoli 1970/71 (590 minuti) e Inter 1972/73 (563 minuti). E la classifica sorride: 12 punti, più di Torino (11), Milan (11) e Inter (11) e di tutti gli altri.

L’avvio di gioco non era stato però arrembante. Anzi i ritmi sembrano assai simili a quelli degli ultimi tre zero a zero consecutivi. Nella prima mezz’ora di gioco sono due gli episodi da segnalare. L’infortunio di Badelj al 26′ per un problema al flessore (dentro Bohinen). E un intervento pericoloso di Frendrup su Nico Gonzalez, che per l’arbitro Colombo è solo da giallo per il precedente tocco del pallone ad opera del centrocampista rossoblù. Superati i trentatré minuti, la Juventus si regala già il record d’imbattibilità. Se la difesa si conferma solida, l’attacco fatica ad essere pulito in zona gol. Al 34′ ci prova su Vlahovic, ma il suo calcio di punizione è fuori misura. L’unica occasione pericolosa del primo tempo la crea Nico Gonzalez che al 44′ penetra parallelamente alla linea da fondo campo e crossa: la palla viene deviata e Gollini smanacciando fa quel che può per evitare conseguenze sul punteggio.

Un’altra Juventus ad inizio ripresa. E anche un altro Genoa: più distratto, meno solido. Proprio come De Winter, ex della partita, che al 48′ col braccio ferma un pallone in possesso di Yildiz dopo un cambio di direzione del turco. Per l’arbitro Colombo pochi dubbi: è rigore. E dagli undici metri va Dusan Vlahovic, che lascia partire un mancino forte, angolato e a mezza altezza. Tradotto: imprendibile per Gollini. L’attaccante serbo si sblocca e al 56′ firma anche la doppietta. Koopmeiners verticalizza per Vlahovic, che evita Bani e col diagonale firma il 2-0. La risposta alle critiche e anche a Lautaro Martinez, capocannoniere della scorsa stagione, autore di una doppietta ieri a Udine. Vlahovic, miglior marcatore in Serie A (14) nel 2024, aveva segnato solo in una delle sue ultime 10 partite di campionato.

Il suo ritorno al gol è una delle tante note positive per Thiago Motta nel secondo tempo della Juventus. Manca un sigillo dei nuovi per completare l’opera, ma Koopmeiners sul cross del neo entrato Conceicao se lo divora calciando sulla traversa da pochi passi. Più lucido il figlio d’arte portoghese che sfrutta un velo dell’ex Atalanta e col mancino prende in contro tempo Gollini. È il 90′. Due minuti prima Perin si era sporcato i guantoni sul tiro di Pinamonti dopo una bella azione di Matturro. Funziona tutto in casa Juventus. Inizia a scricchiolare qualcosa in quella genoana. Nell’anno solare 2024 solo una volta ha subito due sconfitte di fila in campionato: lo scorso marzo, contro Inter e Monza. Nel mezzo anche il derby perso e l’infortunio gravissimo a Malinovskyi. Presto per parlare di crisi, ma Gilardino ora deve voltare pagina dopo una settimana da incubo.

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