Quattro punti da recuperare in quattro partite. E’ questa la missione molto complicata della Lazio, che da quando non ha più Sarri alla guida è la miglior squadra del campionato: con Martusciello e poi con Tudor sono arrivate cinque vittorie nelle ultime sei e nemmeno l’Inter ha tenuto questo passo da metà marzo in avanti. Siamo però già a maggio ed è tempo di tirare le fila di un’intera stagione travagliata ma che può ancora concludersi col lieto fine. Ci sarà da compiere un mezzo miracolo, è vero, ma il calendario non è particolarmente ostico, a differenza di quello di Roma e Atalanta, le due formazioni che i biancocelesti dovranno superare per giocare – sarebbe un’impresa – anche il prossimo anno in Champions League. E il fatto che giallorossi, che nel derby hanno inflitto l’unica dolorosissima sconfitta nella gestione Tudor in Serie A, dovranno sfidare proprio gli orobici in uno scontro diretto in cui si toglieranno dei punti a vicenda, consente alla Lazio di provare a crederci. Quantomeno, non va lasciato nulla di intentato: con dodici punti nelle ultime quattro sarebbero 67 a fine anno, solitamente bastano per entrare tra le prime quattro, quest’anno potrebbero non essere sufficienti nemmeno per entrare tra le prime cinque o sei. E infatti, al momento la squadra di Tudor, che ha infilato un bel filotto di vittorie, è settima e giocherebbe l’Europa League, competizione della quale è una habitué nelle ultime stagioni. Ma la Champions e le emozioni vissute all’andata col Bayern sono ancora impresse nella memoria dei tifosi ed è per questo che c’è il dovere morale di provare a restare aggrappati alla corsa Champions.
Occhio però al Monza, squadra sì altalenante, ma in grado sempre di sfoderare prestazioni di livello e di poter impensierire qualsiasi rivale. Potrebbero chiaramente contare tanto le diverse motivazioni tra le due squadre. C’è però la storia dietro l’angolo. Tra Serie A e Serie B, il Monza è rimasto imbattuto in otto delle nove gare casalinghe contro la Lazio, l’unica sconfitta però nell’unico precedente nella massima serie, quello dello scorso anno. Per la prima volta i brianzoli sotto la gestione Palladino non hanno vinto per cinque partite di fila e in generale in Serie A soltanto con Stroppa nelle prime sei dello scorso anno d’esordio hanno infilato una striscia di gare senza vittoria più lunga. Tornando alla Lazio, come detto dal post Sarri nessuna ha fatto meglio: 15 punti in sei partite, l’Inter ne ha presi 14 nello stesso periodo, mentre potrebbe arrivare il terzo clean sheet di fila più di un anno dopo rispetto all’ultima serie del genere. Infine, appuntamento con la storia per Igor Tudor, che potrebbe diventare il primo allenatore nella storia della Lazio a vincere cinque delle sue prime sei gare alla guida dei biancocelesti in Serie A.