La classifica dice che è uno scontro diretto per la salvezza: Roma e Lecce – in campo stasera alle 20:45 all’Olimpico – hanno 13 punti a testa, una differenza reti negativa (-6 e -15) e lo stesso percorso fatto di tre vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte. La pressione è tutta sulla squadra di casa e non potrebbe essere altrimenti. D’altronde i numeri iniziano ad evocare precedenti inquietanti: i giallorossi puntano ad evitare la quinta sconfitta consecutiva, un risultato mai visto dal 1951, l’anno della retrocessione in B. Claudio Ranieri festeggia con queste premesse la panchina numero 100 da allenatore della Roma. La prima, il 13 settembre 2009, contro il Siena di Marco Giampaolo, che oggi allena proprio il Lecce e insegue il terzo risultato utile di fila dopo i 4 punti collezionati contro Venezia e Juventus. Quindici anni dopo gli obiettivi sono ben diversi a Trigoria: “Se dobbiamo lottare per la salvezza? La classifica è lo stato attuale di tutte le squadre, stiamo lì e in questo momento lottiamo per uscire fuori dalla zona calda. Sono convinto che i miei giocatori risponderanno colpo su colpo, alla grande. Ma io voglio toccare per credere”, aveva detto il tecnico testaccino in conferenza stampa.
A testimoniare l’importanza del momento è anche la presenza in città del vicepresidente giallorosso Ryan Friedkin, atteso allo stadio dopo le riunioni interne con il management di Trigoria sui tanti temi caldi (nuovo CEO su tutti) dell’attualità giallorossa. Sarà in tribuna anche Bryan Cristante, che non ha recuperato dopo il problema alla caviglia accusato contro l’Atalanta. Disponibili invece i difensori Mario Hermoso e Mats Hummels, oltre all’attaccante Artem Dovbyk, che resta però in dubbio per una maglia da titolare dopo l’attacco influenzale che lo ha colpito. Al momento Ranieri sembra orientato a schierare Paulo Dybala come falso nove, visto che Eldor Shomurodov lunedì non ha brillato nel secondo tempo contro l’Atalanta. In caso di assenza di Dovbyk nell’11 iniziale, potrebbero essere Lorenzo Pellegrini, rimasto in panchina nelle ultime due partite stagionali, ed El Shaarawy a completare il tridente. In difesa, davanti a Svilar, si va verso la conferma del reparto a tre con Mancini, Hummels e Ndicka. Sulle fasce Saelemaekers prenota il posto a destra, mentre Angelino presidierà la corsia mancina. A centrocampo spazio a Kone e Paredes, due certezze nel momento più complicato degli ultimi anni.