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“La vittoria ha dato all’ambiente un messaggio: ci siamo”. Serse Cosmi utilizza il successo contro il Torino per dare fiducia al Crotone in vista della sfida decisamente più complicata contro la Lazio, nell’anticipo del venerdì valevole per la ventisettesima giornata del campionato di Serie A 2020/2021. Il tecnico, subentrato in panchina a Stroppa da poco più di una settimana, sta lavorando molto sotto l’aspetto psicologico. “Sicuramente – dice – siamo lontani dall’aver fatto qualcosa di definitivo. Per ottenere i risultati ci vuole tanto, ma la serenità mentale aiuta. Da parte mia la conoscenza della squadra cresce giorno dopo giorno. Vedo applicazione, volontà , determinazione non soltanto tra i calciatori, ma anche tutto l’ambiente, dal preparatore atletico al magazziniere,. Col Torino abbiamo giocato con gli occhi della tigre, gli occhi di chi vuole rappresentare qualcosa, una città , una società , se stessi. Quando si trova questa motivazione la conseguenza in campo si vede.
Cosmi torna sul successo di domenica scorsa contro il Torino: “Abbiamo iniziato a vincere quella partita prima di arrivare allo stadio quando ci hanno accolto i tifosi. Quell’incitamento ci ha dato carica maggiore. Ho immaginato quello che sarebbe potuto accadere in campo con stadio pieno in una partita di quel genere. Dobbiamo tenere alta la determinazione anche a Roma”. A proposito della gara contro la Lazio, il tecnico del Crotone ha parole di elogio per il centravanti biancoceleste. “Immobile – spiega – è il miglior marcatore europeo dell’anno scorso è un grande motivo di orgoglio per tutto il calcio italiano. Ovviamente è un avversario, e che avversario. Difficile annullarlo, ma possiamo limitarlo prendendo delle contromisure non solo per lui, ma per i tanti campioni che ha la Lazio che non ha un gioco che si basa non solo sulle individualità , ma gioca da squadra grazie al lavoro che ha fatto Inzaghi”.
Nell’anticipo di domani, Cosmi sembra intenzionato a riproporre la stessa formazione scesa in campo domenica. Anche nelle posizioni di Messias ed Ounas che sono le armi più pericolose a disposizione del Crotone: “Io preferisco un calcio che prevede ogni situazione. Mi piace, se serve far palleggiare, altrettanto mi piace attaccare la profondità . Noi abbiamo calciatori fatti apposta per attaccare la profondità . Messias ci offre alternative al gioco: può fare l’interno o stare dietro la punta. Stessa cosa per Ounas. Sono due giocatori che pur potendo interpretare gli stessi ruoli sono profondamente diversi e per me è una ricchezza”.
Il tecnico del Crotone, se non verrà accolto il ricorso contro la squalifica, dovrà vedere la gara dalla tribuna. “Un allenatore – dice – deve stare in campo. Dal quarto uomo all’arbitro hanno visto tutti quale è stato il mio contributo durante la gara e l’intervallo. Ho collaborato davvero per risolvere il nervosismo creatosi. Io stesso mi sono dato delle linee di comportamento perché so di essere nel mirino e perché non voglio che la mia maniera di stare un campo venga utilizzata in modo negativo visto che qualcuno non aspetta altro. Attendo giudizio su ricorso che spero venga valutato in modo sereno”.Â
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