Nel 2024 hanno segnato lo stesso numero di gol in Serie A: due reti. Romelu Lukaku e Ciro Immobile non sono ancora riusciti ad indossare i panni del trascinatore in questo nuovo anno per Roma e Lazio e il derby della Capitale di oggi (ore 18) è un assist per invertire la rotta. Sulla panchina ci sono due nuovi allenatori che li hanno difesi e stimolati, ma che non hanno rinunciato comunque a mettere in discussione la loro titolarità. A parte l’esordio a gara in corso contro il Milan, arrivato appena tre giorni dopo lo sbarco a Ciampino, Lukaku ha giocato da titolare venticinque partite su ventisei. A Frosinone De Rossi lo tolse all’intervallo, mentre nella gara successiva col Torino preferì lasciarlo in panchina dall’inizio, inserendo Azmoun. Al debutto sulla panchina biancoceleste Tudor ha scelto di consegnare la maglia da titolare a Castellanos contro la Juventus, relegando Immobile tra i sostituti, per poi schierare dal primo minuto il miglior realizzatore della storia biancoceleste nel confronto in Coppa Italia contro i bianconeri. Sullo sfondo c’è l’Europeo. Se Lukaku è tra gli intoccabili del Belgio, Immobile ha bisogno di un finale di stagione importante per convincere Spalletti a portarlo in Germania, dopo l’esclusione dalla tournée statunitense. L’obiettivo Champions e la priorità nell’immediato, poi si penserà alla nazionale e anche ad un mercato che ad oggi è nebuloso per entrambi.
Lukaku è in prestito dal Chelsea e non sembra ancora attratto dalle sirene saudite. Una permanenza a Roma però è complicata: il Chelsea difficilmente aprirà al prolungamento del prestito (si tratterebbe del terzo consecutivo dopo un investimento di 115 milioni di euro) e allo stesso tempo l’ingaggio del giocatore da 7,5 milioni a stagione (con un riscatto dal Chelsea fissato a 43 milioni) non sembra essere in linea con i piani futuri della società giallorossa. L’Arabia Saudita osserva interessata e fa lo stesso con Ciro Immobile, che ha il curriculum perfetto, come Big Rom, di chi da quelle parti verrebbe ben accolto a suon di milioni. Prima però c’è un derby da giocare e che vale tanto. La Champions (la prima col nuovo format) fa gola a tutti ed è un fattore che in estate peserà. Chi mancherà l’appuntamento con il torneo da 36 squadre sarà destinato alla rivoluzione. Roma o Lazio, o forse entrambe. E nel restyling rischiano di finire due bomber con un curriculum di lusso che potrebbe essere ulteriormente impreziosito. A Lukaku mancano due sigilli per toccare quota 300 gol con i club in tutte le competizione. Ad Immobile manca una rete o un assist per arrivare ad essere coinvolto in 250 marcature nel massimo campionato. Numeri che parlano da soli, ma che in un 2024 fin qui sotto tono rischiano di interessare solamente ai sauditi.