Sono serviti undici giorni e 94 minuti per il colpaccio della Roma in casa dell’Udinese. Dopo il malore a Ndicka e la paura, poi le polemiche all’italiana della dirigenza giallorossa, quindi il 25 aprile come data scelta per giocare questa prosecuzione al Bluenergy Stadium, con 19 minuti più recupero da giocare in quella che a tutti gli effetti era una vera e propria gara sprint, come nella F1. E come nella F1 (seppur sempre più di rado), il sorpasso arriva all’ultima curva, in questo caso all’ultimo corner, regalato peraltro dalla difesa friulana, e la zuccata vincente di Cristante vale tre punti non d’oro, ma di più: è la reazione giusta alla brutta sconfitta col Bologna, e soprattutto riavvicina De Rossi alla Champions: ora ci sono quattro punti sull’Atalanta, che però ha una gara in meno, e allo scontro diretto ci si potrà arrivare anche con due risultati su tre, a patto di vincere le altre quattro. Insomma, la corsa al quinto posto è lanciata e i giallorossi fanno un passettino in avanti davvero prezioso.
E’ semi-drammatica invece la situazione dei friulani, che continuano a perdere in extremis: non è bastato passare da Cioffi, che pure aveva cominciato contro la Roma il 14 aprile, chiudendo prima dell’interruzione su un buon 1-1, a Fabio Cannavaro, il cui esordio è davvero da incubo per come arriva la debacle. Un’Udinese molto simile a quella dei predecessori, con gli stessi uomini, senza inventarsi nulla: dinamismo, contropiedi, fisicità , e solito gol subito all’ultimo respiro, che sia Cristante o Coppola poco importa. E ora, per la salvezza, è dura: il calendario dice Bologna e Napoli subito, poi le ultime tre sono tre scontri diretti delicatissimi contro Lecce, Empoli e Frosinone. Il dramma è servito e il campione del mondo 2006 sa che bisogna invertire subito la rotta.
LA PARTITA – Undici giorni fa il risultato era maturato dopo il vantaggio realizzato da Roberto Pereyra al 23′, a cui aveva risposto la rete del pareggio siglata da Romelu Lukaku al 64′. Quest’oggi indisponibili Kamara, Ehizibue, Huijsen ed Aouar perché sostituiti nella prima parte di gara del 14 aprile e, secondo il regolamento, inutilizzabili per la prosecuzione della stessa partita. La Roma si presenta in campo con una formazione molto diversa rispetto a quella di qualche giorno fa, poiché Daniele De Rossi cambia ben sei calciatori. Un altro avvicendamento importante è quello sulla panchina del club friulano che, dopo aver cominciato il match sotto la guida tecnica di Gabriele Cioffi, si ritrova a concludere i restanti 18′ con il nuovo allenatore Fabio Cannavaro, al suo debutto sulla panchina bianconera. Una volta ripresa la sfida dal 72′, i giallorossi provano subito a fare possesso palla, ma la prima vera palla gol è dei padroni di casa, che all’81’ vanno vicinissimi al gol con Lucca: decisivo un miracolo di Svilar sul tiro ad incrociare dell’attaccante. All’85’ Azmoun ruba palla a Perez e, mentre è in caduta, calcia verso la porta trovando la risposta in due tempi di Okoye. All’ultimo secondo i capitolini passano in vantaggio con un preciso colpo di testa di Bryan Cristante, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Dybala, e portano a casa un prezioso successo.