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Trionfo Cagliari, tonfo Inter. 2-1 alla Sardegna Arena ed estasi per la truppa di Rolando Maran, che nell’anticipo della 26esima giornata di Serie A è riuscita a ribaltare i pronostici, strappando tre punti importanti ai nerazzurri. Le reti di Ceppitelli e Pavoletti nel primo tempo portano un altro risultato negativo ai nerazzurri, che oggi hanno sofferto la fisicità dei propri avversari e non sono riusciti a trovare le soluzioni giuste per venire fuori dalle difficoltà. Le problematiche sono molte ed evidenti e vanno segnalate, senza allarmismi, ma tenendo presente che giovedì prossimo il Biscione dovrà presentarsi in casa dell’Eintracht in Europa League e in quell’occasione servirà una prestazione ben diversa.
Con cinque gol subiti negli ultimi 180 minuti di campionato, si può dire che sicuramente non è il momento di maggiore brillantezza nella fase difensiva per l’Inter. Stasera aldilà delle reti segnate il Cagliari ha trovato non di rado il modo per creare difficoltà nell’area di rigore avversaria, sfruttando molto le catene laterali ed un palleggio rapido in verticale. I difensori sono andati frequentemente in difficoltà nelle marcature, una novità per De Vrij e Skriniar o anche per due terzini generalmente preparati nelle diagonali, come sono D’Ambrosio ed Asamoah. La vera chiave della partita è stata la maggiore esuberanza e reattività dei sardi in entrambe le aree di rigore, valori testimoniati anche dall’azione che ha portato al rigore poi sbagliato da Barella. Di solito poi spesso si è sottolineata l’abnegazione degli esterni alti di Spalletti, ma Politano e Perisic oggi non sono stati puntuali nell’inseguire i terzini avversari. Servirà più abnegazione e concentrazione da parte di tutti dunque nelle prossime uscite, per tornare al solito – più che discreto – rendimento difensivo.
Sarebbe ingeneroso però non sottolineare i meriti di un Cagliari in formato top club. Con scalate puntuali e grande aggressività, i rossoblù hanno saputo dare sempre problemi alla fase di costruzione dei propri avversari, rendendogli la vita molto difficile. I giocatori in casa hanno vinto i duelli individuali in più o meno ogni zona del campo ed ha meritato il successo per quanto mostrato sia dai singoli sia come collettivo. In particolare per l’ennesima volta c’è da sottolineare la qualità della prestazione di Nicolò Barella che in posizione da trequartista ha giocato a tutto campo, alzando il livello del palleggio e pressando un po’ ovunque. Anche un rigore tirato in curva, a fronte di così tanto impegno, si può perdonare – specie considerando che il risultato ha premiato comunque la sua squadra. Un altro grande talento cagliaritano è sicuramente Alessio Cragno, che aldilà del gol subito – a dire il vero un po’ banale – ha salvato più volte il risultato nella ripresa, sul forcing finale dell’Inter. Non c’è che dire: il futuro sorride alla banda di Rolando Maran, con così tanto estro a disposizione.