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Lazio ed Inter si incartano vicendevolmente nella trentasettesima giornata del campionato di serie A e rimandano il verdetto definito sul quarto posto, valevole per l’accesso ai preliminari della prossima stagione di Champions League, all’infuocato testa a testa finale dello stadio Olimpico. Tra una settimana Simone Inzaghi e Luciano Spalletti si giocheranno l’intera stagione in una primaverile serata romana che profuma di verdetto definitivo: paradiso o fallimento.
PAZZA INTER – In ossequio alla leggenda che accompagna i colori nerazzurri, l’Inter ha voluto farsi da sola lo sgambetto perdendo in maniera clamorosa in casa contro il Sassuolo con la rete decisiva di un più volte promesso sposo come Domenico Berardi. Gli errori clamorosi sotto porta di Mauro Icardi sono lo specchio fedele della schizofrenia interista: si passa da prestazioni strappa-applausi a cadute rovinose. Si spera che le salite ardite, terminino nella discesa dell’Olimpico dove abbattere la Lazio di Inzaghi conquistando i tre punti vorrebbe dire Champions League visto lo zero a zero dell’andata nello scontro diretto.
LAZIO SPUNTATA – In casa Lazio non se la passano meglio. A conti fatti nemmeno una goleada nerazzurra contro il Sassuolo, infatti, avrebbe evitato all’Inter la necessità di vittoria all’ultima giornata. Dopo gli infortuni pesantissimi di Luis Alberto, Marco Parolo e Ciro Immobile sono arrivati due pareggi consecutivi, alquanto sofferti, contro Atalanta e Crotone. Particolarmente preoccupante è stata la prestazione offerta contro gli uomini di Gasperini, che hanno letteralmente preso a pallate i bianco-celesti nel proprio fortino. Solo uno Strakosha in grande giornata ha evitato la caduta.
Tra una settimana contro l’Inter si spera in qualche rientro, ma la frustrazione accumulata dopo il fallimento del match ball Champions consumatosi allo Scida potrebbe fare la differenza. Due capocciate di Simy e Ceccherini hanno rinviato tutto all’ultima giornata, e la formazione di Inzaghi ha dimostrato di reggere a fatica in condizioni di stress psicologico importanti. A staccare il pass per l’Europa che conta, sarà la squadra a cui tremeranno meno i polsi: chi sarà a non aver paura del lieto fine?