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Giovedì potrebbe essere una giornata decisiva per il futuro della Serie A, dal momento che è previsto un vertice tra il Ministro dello Sport Spadafora, i presidenti delle società, il presidente federale Gravina e Dal Pino della Lega Serie A. I vertici delle istituzioni del calcio spingono per la ripresa, ma all’interno dei club le posizioni sono le più disparate.
Come riportato dal Corriere della Sera, le 20 società di A si dividono in diverse fazioni. A capo della frangia che spinge per la ripartenza a tutti i costi c’è la Lazio, sostenuta però anche da Napoli e Roma. A favore della ripresa, ma con maggior prudenza, ci sono Juventus, Milan, Fiorentina e Sassuolo. Chi invece sarebbe contrario alla ripresa è l’Inter, per volontà del presidente Zhang: una posizione non troppo netta ed esplicita, considerando anche il ruolo di Beppe Marotta come consigliere federale e quindi tenuto a mantenere labili equilibri. Il partito a favore dello stop è capitanato da tempo da Cellino del Brescia, a cui si sono aggiunte le genovesi e Pozzo per l’Udinese.
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Ovviamente non tutte le società si espongono e spesso ci sono tante zone grigie, dove alcuni presidenti a favore dello stop trovano punti d’incontro con chi invece vorrebbe ripartire. E’ il caso del Torino di Cairo: poco convinto della ripartenza, il patron granata teme che ulteriori stop e i playoff possano condizionare pesantemente anche la prossima stagione. Un timore con Commisso della Fiorentina, che è comunque a favore della ripartenza.
In tutto ciò all’ultima assemblea il voto dei presidenti è stato unanime per la ripartenza. Il messaggio però era soprattutto per i broadcaster televisivi, restii a pagare l’ultima rata dei diritti tv.
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