Il Napoli torna alla vittoria, lo fa nel segno di Petagna e riesce a ritrovare i tre punti lottando, oltre che contro la Sampdoria, anche contro la sfortuna, vedi il gol annullato e le tante occasioni non concretizzate, e le assenze, tante per il Covid, altre per infortuni o Coppa d’Africa. Recuperato anche Spalletti in panchina, in attesa di vederlo al Toronto a giugno anche Lorenzo Insigne finisce ai box per un problema all’inguine durante il primo tempo. Prove di convivenza, non si sa ancora per quanto tempo, per la squadra azzurra senza quello che fin qui è stato il suo leader tecnico in questi anni e che fra qualche mese lascerà definitivamente i partenopei.
Ma la partita di oggi al Maradona dice anche altro. Questo Napoli non è la miglior versione apprezzata in stagione, non è dominante e accetta di essere anche schiacciato, ma d’altro canto non sono certo questi gli undici ideali nella concezione del tecnico di Certaldo. I sostituti dei titolari, a ogni modo i vari Lobotka, Ghoulam ed Elmas non fanno rimpiangere chi non c’è. Di sicuro, Petagna non fa rimpiangere Osimhen, visto che i tre punti arrivano su un suo blitz da attaccante verissimo. Vittoria col minimo sforzo, anche se poi tenere il punteggio per un’ora non è facile. La Sampdoria attacca, sfrutta allo sfinimento le fasce ma non punge come dovrebbe. Gabbiadini è ancora quello più in forma, Caputo invece non sta vivendo un momento positivo: alla squadra di D’Aversa sembra sempre mancare qualcosa.
Sempre alle 16.30, super prestazione dell’Atalanta che vince per 2-6 sul campo dell’Udinese. Anno nuovo, vecchie dinamiche per la Dea, che si scatena con Muriel (doppietta alla sua ex squadra) ed è corale grazie a Pasalic, Pessina, Malinovskyi e Maehle. I friulani sono scusabili per le tantissime assenze causa Covid, fatto sta che in chiave salvezza le cose così si complicano. I nerazzurri, invece, mettono un po’ più al sicuro il piazzamento Champions.