Il Milan resta imbattuto contro il Cagliari, con cui non perde da 14 incroci (10 vittorie e salgono a 4 i pareggi), ma stecca ancora in campionato nonostante il cambio di allenatore e il booster dato dal trionfo in Supercoppa Italiana. Dopo il pareggio della gara di andata, infatti, i rossoneri per la prima volta dal 1999/2000 non riescono a vincere nemmeno una delle due sfide stagionali contro i sardi (anche venticinque anni fa furono due segni X). Ed è soltanto la seconda partita nelle ultime 19 al Meazza in cui il Milan non vince contro il Cagliari. Arriva inoltre il quarto pareggio nelle ultime cinque in casa e il terzo di fila per il Diavolo: una striscia interna come quest’ultima non si verificava da cinque anni. Arrigo Sacchi resta l’ultimo allenatore del Milan in grado di vincere le sue prime tre gare in assoluto in rossonero considerando tutte le competizioni: era il 1987, poi non si è arrivati oltre le due vittorie all’esordio. E Conceicao è anche il terzo allenatore di fila a subentrare in corsa sulla panchina rossonera e a non vincere al debutto in Serie A: niente da fare per Pioli e Gattuso, l’ultimo a riuscirci è stato Brocchi. E arrivano anche i fischi a fine partita: martedì c’è già il Como e poi uno scontro diretto delicatissimo con la Juventus.
LA CRONACA DI MILAN-CAGLIARI
L’avvio del Milan è deciso e cattivo, il Cagliari però sa come comportarsi al cospetto delle big e aspetta dietro chiuso a riccio. Le combinazioni rossonere funzionano e Leao viene liberato più volte per l’uno contro uno, ma il vero mattatore in mezzo al campo è sempre e comunque Tijjani Reijnders, che con qualità e quantità detta i tempi. Conceicao è galvanizzato in panchina, elettrico nelle sue indicazioni e totalmente agli antipodi rispetto a Fonseca, però i suoi per tutto il primo tempo sbattono sul muro sardo e in un paio di occasioni rischiano anche di farsi sorprendere dietro. All’intervallo le reti sono inviolate, ma a inizio ripresa si accende il match. La sblocca il Diavolo con la bella combinazione che libera Pulisic al tiro, Caprile devia sul palo, sulla ribattuta però arriva Morata a porta vuota. Il vantaggio rossonero, per la verità , dura assai poco, questo perché Fofana combina un pasticcio perdendo palla e lasciando partire il contropiede ospite, che però sembra ben assorbito dalla difesa di casa, Zortea calcia in modo sbilenco ma Maignan sbaglia l’intervento ed è 1-1. Nell’ultimo quarto di gara è Caprile a salire in cattedra con tante parate, l’eroe di Riad, Tammy Abraham, ha invece sulla coscienza il gol della possibile vittoria sbagliando a tu per tu col portiere avversario, e così si arriva al triplice fischio e l’esordio in campionato per Conceicao è negativo e in scia rispetto all’era Fonseca.
LE PAGELLE DI MILAN-CAGLIARI
IL MIGLIORE – Elia Caprile, voto 7. Gran debutto con la maglia dei sardi: para tutto tranne l’impossibile tap-in di Morata, il pari strappato dai rossoblù è anche merito suo.
IL PEGGIORE – Mike Maignan, voto 5. L’altro portiere invece è il peggiore in campo: il gol del Cagliari nasce dal pasticcio di Fofana, ma i rossoneri avevano quasi del tutto rimediato e poi però ecco la parata difettosa del francese, in uno dei suoi rarissimi errori.
L’ARBITRO – Francesco Fourneau di Roma1, voto 6. Tiene in pugno una partita rognosa, lui che non avrebbe dovuto dirigerla: Marchetti non è però ancora disponibile e dunque è toccato al comunque esperto fischietto romano.
IL TABELLINO
MILAN (4-2-3-1): Maignan 5; Calabria 6 (17’st Jimenez 6), Tomori 6, Thiaw 6, Hernandez 5.5; Musah 5.5 (17’st Abraham 5), Fofana 5; Pulisic 6.5, Reijnders 5.5, Leao 5 (43’st Omoregbe sv); Morata 7. In panchina: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Gabbia, Pavlovic, Terracciano, Bennacer, Zeroli, Camarda. Allenatore: Conceicao 5.5.
CAGLIARI (4-4-1-1): Caprile 7; Zappa 6.5, Palomino 6.5 (32’st Wieteska sv), Luperto 6, Obert 6; Zortea 7, Adopo 6, Makombou 6.5 (36’st Marin sv), Felici 7 (36’st Augello sv); Viola 5.5 (20’st Deiola 6); Piccoli 6.5. In panchina: Iliev, Sherri, Azzi, Gaetano, Prati, Lapadula, Pavoletti. Allenatore: Nicola 6.5.
ARBITRO: Fourneau di Roma1 6.
RETI: 6’st Morata, 10’st Zortea.
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Felici, Jimenez, Piccoli. Angoli 9-1 per il Milan. Recupero 1′; 7′.
LE DICHIARAZIONI
SERGIO CONCEICAO – “Mi aspettavo molto di più, a tutti i livelli. Da quando sono allenatore, ormai da 13 anni, paragonando la qualità di questo gruppo rispetto alle mie esperienze precedenti è stato forse il primo tempo peggiore che abbia visto. Dovevamo trovare spazi con i movimenti che abbiamo preparato. Non siamo stati molto bravi in questo. Nella ripresa siamo andati un po’ meglio, abbiamo tirato tante volte. Capisco che la strategia dell’avversario sia quella di buttarsi a terra, ma l’arbitro deve dare un recupero maggiore. Ma questo non è un alibi, così come non lo è l’impegno in Supercoppa. Ci sono stati momenti della partita che non mi sono piaciuti per niente. Sono arrabbiato perché abbiamo perso due punti. Dobbiamo lavorare e migliorare. Ci è mancata ampiezza e quando la trovavamo eravamo troppo fermi. Leao quando è contro due o tre uomini ha bisogno di un aiuto diverso. I nostri attaccanti sono altruisti e mi piace, ma ci sono momenti in cui devono giocare in modo più semplice. Non bisogna sempre fare il passaggio difficile. Il calcio è semplice. Davanti alla porta bisogna essere egoisti. Non voglio vedere cose difficili. Le mie regole? Sono semplici. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e capire come migliorare. Bisogna essere rigorosi ed esigenti fuori dal campo per esserlo anche dentro”.Â
DAVIDE NICOLA – “È stata una partita interpretata molto bene dai giocatori, contro una squadra di grande qualità e galvanizzata dalla vittoria in Supercoppa Italiana. Rispetto all’andata, sapevamo di dover faticare di più senza palla. Mi è piaciuto come abbiamo giocato. Sono contento della dinamica del gol, identica a quello segnato con il Monza. Felici ha avuto la possibilità di adattarsi a un campionato che non conosceva. Era all’esordio a San Siro. Ha delle qualità . Può fare molto di più. La Serie A non è come la B. Arriviamo da ottime prestazioni e risultati importanti, ma siamo ancora terzultimi. Nonostante l’ottima partita, si poteva anche tornare a casa senza raccogliere niente. Ora bisogna dare attenzione alla prestazione, che sia però finalizzata alla conquista di punti. Nelle ultime 6 sfide abbiamo incontrato grandi avversarie. So bene che ci sono tanti altri punti da dover fare, ma bisogna avere l’umiltà e la consapevolezza di provare a prenderli in ogni contesto”.