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“C’è bisogno di un intervento veloce di Spadafora”. Lo dice a Radio Punto Nuovo Gianni Mazzoni, membro commissione sport del Cts per raggiungere l’obiettivo di una quarantena soft. Il tema è al centro della discussione da giorni, ma non si è ancora trovata una soluzione sul protocollo: “Ci troviamo di fronte ad una situazione in continua evoluzione – prosegue -. È giusto sistemare il protocollo perché ciò che accadeva un mese fa, è diverso da ciò che accade oggi. Le società hanno una situazione sanitaria sotto controllo, pertanto non è necessario un intervento del Governo, ma da parte dei responsabili della Lega e della Figc. Ci deve essere una modifica del decreto del 16 maggio, fa legge, non possiamo far finta che non esista. È compito dei nostri politici mettere all’attenzione velocemente entro il 18, altrimenti diventa un disastro con la ripresa”.
“Il protocollo è così stringente che per come si manifesta il coronavirus è assolutamente garante della sicurezza per tutta una società – continua Mazzoni -. Molto più stringente di quello vigente in Spagna, Germania. Per quanto riguarda le porte aperte, bisogna fare una riflessione. Un conto è parlare di Napoli, Roma, Palermo, un altro è parlare di Parma, Bergamo, Milano o Torino. Fatto salvo che venga approvato il decreto ‘soft’ la stagione andrà a termine”.
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