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Come si ferma Kvaratskhelia? E una volta che si trova una soluzione, come si ferma il resto del Napoli? La Roma di Josè Mourinho deve risolvere il rebus più duro se vuole regalarsi un salto di qualità che cambierebbe di fatto le ambizioni stagionali. Nella cornice di un Olimpico strapieno, la Roma cerca un segnale di svolta sulle sue prospettive, il Napoli invece già ha le idee chiare sul campionato che intende fare. Lo dicono i big match giocati: Liverpool, Ajax, Milan. Lo dicono i numeri. Ha vinto tutte le ultime 10 gare tra Serie A e Champions League ed è arrivata ad 11 solo nel 1986 con Ottavio Bianchi in panchina. Quella fu l’apertura di un ciclo, Spalletti invece è chiamato a chiuderlo. Quello era il Napoli di Maradona, questo è il Napoli di Kvaratskhelia…e di tutti gli altri. Non a caso quella di Spalletti è l’unica squadra dei cinque campionati top, insieme al Bayern Monaco, ad aver mandato in gol quindici marcatori diversi. Il Napoli segna in qualsiasi modo: lunghe azioni manovrate, ripartenza veloci, persino calci piazzati, che è il piatto forte della Roma ma che vede gli azzurri avanti di quattro lunghezze nel computo dei gol su palla da fermo dallo scorso campionato (35 contro 31).
Gli occhi però sono inevitabilmente puntati su Kvicha Kvaratskhelia che, in assenza di Dybala, è la grande star del match. Per lui sette reti e sei assist e una partecipazione a gol che non ha eguali in questa stagione. Mourinho recupera Karsdorp, che agirà sulla corsia del georgiano, con Mancini chiamato agli straordinari da braccetto. Non si esclude una conferma a centrocampo per Mady Camara, che, a differenza di Matic, può aggiungere dinamismo e corsa nelle zolle centrali del georgiano. La Roma ha vinto gli ultimi tre match di campionato e non arriva a quattro dal 2020 sotto la guida di Fonseca. In quel caso però lo fece contro Spal, Fiorentina, Torino e una Juventus già in vacanza. Riuscirci con lo scalpo di Inter e Napoli sarebbe un segnale diverso, più forte. Poi c’è il tema assenti. Mourinho deve fare a meno del grosso del mercato estivo: Wijnaldum, Celik e Dybala tutti rimandati al 2023. Spalletti perde Rrahmani e probabilmente anche Anguissa. Al posto dell’ex OM, tocca a Ndombele. Il vice Dybala è Zaniolo, che non segna all’Olimpico in Serie A da tre anni. L’ultima volta? Roma-Napoli del novembre 2019. Mourinho prova ad aggrapparsi alla voglia di riscatto del classe 1999 contro il Napoli dei record.
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