“Il castello del caso Juventus è fatto di tasselli piuttosto complicati. Mi auguro che si possa arrivare a una sentenza che colpisca più i dirigenti che hanno commesso errori che non la società. E la socità, comunque, deve essere ripensata”. Con queste parole l’ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto all’Adnkronos riguardo al caso Juventus.
“Nelle 39 pagine della sentenza ci sono cose che effettivamente suscitano perplessità, mi auguro che gli avvocati attuali siano così preparati e sapienti da portare avanti una linea difensiva – aggiunge -. Ai miei tempi avevo come avvocato Briamonte, uomo di alta qualità. Nelle persone a cui si è affidato Andrea Agnelli non ne vedo altrettanta”.
“Lo spirito juventino comunque c’è ancora: in futuro la Juventus dovrà essere governata in maniera completamente diversa – ha detto Coboldi Gigli – Poi c’è il grande problema se la famiglia, John Elkann, vuole ancora credere nella Juventus o la voglia cedere: Ma il club deve andare avanti, è il marchio storico più importante del calcio italiano”.