L’ultima volta che il Milan ha perso a San Siro contro il Cagliari in Serie A, sulla panchina dei sardi c’era Gian Piero Ventura. Era il giugno 1997 (0-1, rete di Muzzi) e da quel momento i rossoneri vinsero 17 partite e pareggiarono le due restanti contro i sardi per una media punti di 2.79, la più alta nella competizione per una squadra contro una singola avversaria affrontata almeno 15 volte nel periodo. In una lotta salvezza che sembra essere decisa dalle imprese delle squadre in corsa, la formazione di Claudio Ranieri si presenta stasera (ore 20:45) contro un Milan ferito con l’obiettivo dei tre punti. I numeri non sono favorevoli: il Cagliari ha vinto solo una delle ultime 22 trasferte di Serie A. Come se non bastasse, Ranieri dovrà fare a meno degli squalificati Augello e Gaetano. E potrebbe esserci anche il forfait dell’acciaccato Makoumbou, mentre Mina sembra essere in grado di giocare. Ranieri infonde ottimismo: “Stiamo bene, ci giochiamo la stagione in queste tre partite. Tre mesi fa avremmo firmato per essere in questa situazioni, ma siamo pronti a lottare come sempre e non penso che questa partita o giornata saranno decisive. Lo sarà l’ultima, e mi auguro che la Lega faccia giocare queste gare in contemporanea, senza anticipi o posticipi come fatto sinora”. L’ultima sfida invece sarà contro la Fiorentina, che tre giorni dopo sarà impegnata ad Atene contro l’Olympiakos per la finale di Conference League. Un vantaggio? Ranieri si limita a dire di essere “contento per la Viola, tifo sempre tutte le italiane in Europa, senza distinzione alcuna, e ora penso solo al Milan”. Pochi dubbi di formazione per il tecnico di Rione San Saba. Scuffet agirà tra i pali. Poi Zappa, Mina, Dossena e Azzi. A centrocampo, in caso di forfait di Makoumbou, toccherà a Jankto (o Prati) con Nandez e Deiola. Sulle fasce spazio a Luvumbo e Oristanio a supporto di Shomurodov unica punta. Per Claudio Ranieri il rush finale di tre partite non è una novità. Lui sa come si vive e come si gestiscono le emozioni. E soprattutto sa come si fanno punti. Nel 2006-07, alla guida di un Parma che a metà campionato sembrava spacciato, raccolse sette punti nelle ultime tre gare, raccogliendo due vittorie con Messina ed Empoli e un pareggio con la Lazio. In quella stagione Ranieri prese il posto di Stefano Pioli, avversario di stasera. “Io ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è un top in tutto”, ha detto l’allenatore rossonero alla vigilia della sfida. Chissà se ci sarà l’occasione per chiedere consiglio sul futuro ad uno degli allenatori più bravi in circolazione nel sapersi rilanciare dopo periodi complicati.