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“L’inchino di Kolarov? Ha fatto un grande gesto per chiedere scusa ai tifosi. Questo ragazzo ha giocato per un mese con infiltrazioni, la mattina riusciva a stento a camminare. Dà sempre il massimo e lui risponde sul campo. Non c’è discussione sul calciatore e nemmeno sul valore dell’uomo”. Così Eusebio Di Francesco ha commentato l’esultanza di Kolarov, autore del definitivo 0-3 di Chievo-Roma, anticipo della ventitreesima giornata di Serie A.
“Siamo partiti molto bene, abbiamo avuto un calo nella fase centrale del primo tempo mentre nella ripresa siamo entrati bene e abbiamo chiuso la partita – ha aggiunto il tecnico giallorosso ai microfoni di Sky Sport – Avremmo potuto fare qualche gol in più, speriamo se lo siano tenuti per il Porto. Il lavoro degli attaccanti è fondamentale ed è decisivo non allungarsi in alcuni momenti del match, come abbiamo fatto oggi”.
Soddisfacenti le prestazioni di El Shaarawy e Dzeko, autori di un gol a testa: “Stephan deve essere l’arma in più. Le grandi squadre hanno molti attaccanti che fanno gol e anche i nostri devono arrivare in doppia cifra. Dzeko oggi avrebbe meritato la doppietta, speriamo si sia tenuto qualche gol per la Champions. Mirante? Sono contento della sua prestazione, soprattutto per quanto riguarda la presenza nella partita. Sono sereno quando c’è lui in porta ma il titolare è Olsen”, ha spiegato prima di fare il punto sugli infortunati in vista degli ottavi di finale contro il Porto: “Schick ha un fastidio al flessore, non credo sia una cosa importante ma ho preferito sostituirlo. Olsen e Manolas? Forse è più facile il recupero del greco rispetto allo svedese. Dobbiamo valutarli nei prossimi giorni”, ha concluso.