Il Chievo rimarrà con l’handicap in classifica. Il Collegio di Garanzia dello sport, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva, ha infatti rigettato il ricorso presentato dalla società clivense per i tre punti di penalizzazione inflitti dalla Corte federale d’appello per la vicenda delle plusvalenze fittizie con il Cesena. Oltre ai punti rimangono anche i 200 mila euro di ammenda. La squadra di Mimmo Di Carlo dunque dovrà fare una vera e propria impresa nel girone di ritorno se vorrà riuscire a centrare la salvezza.
IL COMUNICATO UFFICIALE
Il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 101/2018, presentato, in data 29 novembre 2018, dalla società C. Chievo Verona S.r.l. avverso la decisione assunta dalla Corte Federale d’Appello, Sez. Unite, della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), di cui al C.U. n. 043/CFA del 5 novembre 2018, con cui la stessa Corte ha rigettato l’eccezione preliminare, sollevata dalla difesa della società ricorrente, di nullità della decisione del Tribunale Federale per vizio dell’atto di deferimento, ha respinto il ricorso proposto dall’appellante Chievo Verona S.r.l., ritenendo raggiunta la prova dell’avvenuta violazione, da parte del Presidente e degli Amministratori della società, del disposto di cui all’art. 8, commi 1 e 2, CGS e riaffermando il proscioglimento del Chievo, di cui all’art. 8, comma 4, CGS, e ha confermato, infine, a carico della medesima società, a titolo di responsabilità oggettiva per l’operato dei propri dirigenti, la sanzione disposta dal giudice di prime cure in data 13 settembre u.s., consistente nell’ammenda pari ad € 200.000,00 e nella penalizzazione di tre punti in classifica, da scontare nella stagione sportiva in corso;