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Chiellini stavolta tradisce, Insigne assolutamente no. Un rigore per cambiare destini, salvare panchine e forse invertire la rotta di una stagione solo appena superiore a quella della scorsa stagione per il Napoli. Proprio quello che poco più di un mese fa ha impedito al Napoli di contendere fino alla fine la Supercoppa Italiana. Al ‘Maradona’ il gol numero 100 dell’esterno partenopeo condanna la Juventus di Pirlo sull’1-0, salva la panchina di Gennaro Gattuso e permette agli azzurri di complicare ulteriormente le cose nei piani alti. In attesa di Milan e degli appuntamenti di domani, ci sono sei squadre in nove punti. Assembramento folle per un gruppo di squadre che non vuole porsi limiti. C’è il passo indietro per Pirlo, proprio in vista degli attesissimi impegni in Champions. Come contro la Roma, la Juventus è apparsa piatta, con poche idee e poca fantasia sul fronte d’attacco. Ma stavolta il risultato è anche sfavorevole. Un po’ meno Allegri, un po’ più Juve della prima parte di stagione. Decide un calcio di rigore che è tutta responsabilità di uno degli uomini più in forma: Giorgio Chiellini, nel giorno della sua 400esima partita, smanaccia Rrahmani e l’arbitro concede il rigore col Var. Stavolta Insigne scaccia i fantasmi della Supercoppa, batte Szczesny con un rigore perfetto e impedisce alla Juventus di collezionare il terzo clean sheet consecutivo in Serie A, come nel dicembre 2018 sotto Allegri. Ma Allegri non c’è più.
Se la serata del leader della difesa meno battuta del campionato è da incubo, quella di Rrahmani e Maksimovic – schierati al posto di Koulibaly e Manolas, indisponibili – è quasi da raccontare ai nipotini. Come quella di Meret, decisivo dopo essere stato schierato a sorpresa per via dell’infortunio di Ospina nell’intervallo. Gattuso sorride, Pirlo no. Finisce così il primo confronto in panchina tra due fratelli del centrocampo, spesso invincibili insieme con la maglia del Milan e della Nazionale. Pirlo l’aveva presentata senza lasciarsi andare a troppe emozioni: “Gattuso rischia? Nel nostro mestiere possono capitare certe situazioni, può capitare che uno o l’altro sia più o meno in difficoltà. E mi spiace per Rino, ma io devo pensare ai miei problemi“. Problemi che da stasera sono quantomeno un po’ più sostanziosi. Alla ventiduesima giornata di Serie A, la Juventus rischia di finire a -10 dal Milan capolista, impegnato contro i bianconeri dello Spezia. Ed è già a -9 dalla Juve di Sarri e a -17 da quella di Allegri. Troppo poco.
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