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La sceneggiatura della vigilia è stata rispettata. Forse parzialmente, senza il plot twist finale che la circostanza poteva lasciar presagire. Alla fine, il recupero della prima giornata di Serie A, senza verdetti, ha fornito sicuramente delle prime indicazioni: Atalanta e Inter sono fortissime, la Lazio anche ma forse non ancora abbastanza, il Benevento ha qualità ma la formazione di Conte non è la Sampdoria (ribaltato il risultato dal 2-0 al 2-3 nello scorso turno) e in questo caso il tentativo di rimonta vale addirittura la rimonta stessa, soprattutto per una neopromossa. L’Inter batte il Benevento per 5-2 (doppietta di Lukaku, Gagliardini, Hakimi e Lautaro in gol) e alla seconda uscita stagionale ha già nove reti fatte con cinque subite. E chissà se stavolta Antonio Conte si è divertito come contro la Fiorentina: “Gli inglesi dicono ‘enjoy’ – aveva detto in conferenza stampa – ecco, io mi sono divertito, me la sono gustata la partita e l’ho detto anche ai ragazzi. Ci siamo fatti sorprendere, trovare non equilibrati qualche volta in occasione dei gol subiti, ma questo non dipende dai singoli, piuttosto dal numero di giocatori con i quali attacchiamo. In questo fine settimana anche il Bayern ne ha presi 4 e il City 5. Vogliamo giocare in avanti, migliorando sull’equilibrio“. Una prova importante sull’equilibrio della squadra nerazzurra lo fornirà il match contro la Lazio che contro l’Atalanta più che sulla stabilità dei reparti, deve interrogarsi su alcune disattenzioni individuali negli uno contro uno. Stavolta non è riuscita la rimonta dello scorso anno. Eppure sembrava tutto scritto per il 3-3 in fotocopia a quello dell’ottobre scorso. Atalanta in vantaggio di tre gol nel primo tempo, poi la reazione biancoceleste. Fino al 3-1 il copione era stato seguito fedelmente: Gosens, Hateboer e Gomez in gol, poi la rete della speranza di Immobile. Ma a guastare le feste ci ha pensato lo stesso Papu: aggancio dal vertice dell’area, conclusione fulminea col mancino e palla sotto l’incrocio dei pali con buona pace di Patric (male) e Strakosha per il definitivo 4-1. Simone Inzaghi e il ds Tare in coro hanno ribadito: “Il mercato è chiuso”. Cambierà qualcosa dopo la kermesse di gol bergamasca? Cinque giorni per pensarci. E operare. Sul fronte salvezza, chi sorride è lo Spezia che dopo il crollo casalingo contro il Sassuolo trova la prima vittoria storica in Serie A alla Dacia Arena contro l’Udinese. Con Zoet infortunato, in dieci uomini (doppia ammonizione di Terzi), la squadra di Terzi è riuscito a strappare i tre punti alla squadra di Gotti con una doppietta di Galabinov. Che per inciso è il capocannoniere insieme a Lukaku, Cristiano Ronaldo e Gomez.
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