Nel dibattito sulla concezione del tempo, che coinvolge fisici e filosofi, Noah Okafor ha la sua umile idea: il tempo, seppur breve, è sempre una risorsa da sfruttare. Con soli 871 minuti concessi nella scorsa stagione in campionato, l’attaccante del Milan ha segnato sei gol. Tanti per chi di presenze da titolare ne ha accumulate appena sei. Pesantissimi se si pensa che questi hanno portato sette punti in campionato. Okafor è ripartito in questa stagione facendo quel che nel suo campionato d’esordio ha fatto meglio: segnare da subentrato nel finale di gara. Lo svizzero ha già messo la firma su un punto in classifica e stasera a Parma avrà la sua chance da titolare. La rete contro il Torino al 95′ è un biglietto da visita non banale. Come non è banale la coordinazione, l’impatto col pallone, la capacità di farsi trovare al posto giusto leggendo la traiettoria del cross. Il tutto al 95′ con soli dodici minuti a disposizione dopo la sostituzione all’83’ con Davide Calabria. Non è la prima volta, anzi al coniglio tirato fuori dal cilindro i tifosi del Milan sono ormai abituati. Okafor ha segnato sei dei suoi sette gol rossoneri dal 75′ in poi. Sei su sette da subentrato. Nel settembre del 2023 sfruttò i 23 minuti concessi da Pioli contro la Lazio per realizzare il gol del definitivo 2-0. Contro Monza e Udinese è finito sul tabellino dei marcatori con appena 13 e 22 minuti disponibili.
A marzo 2024 un altro gol alla Lazio dopo l’ingresso in campo al 71′. E ancora più impressionante un mese dopo col Sassuolo: 1 gol in 8 minuti giocati. Oggi contro il Parma Okafor sarà titolare, visto l’infortunio di Morata. Lo ha annunciato Paulo Fonseca che assegna il primo round allo svizzero nel duello con Jovic per il posto di prima riserva dello spagnolo. “Domani giocherà Noah dall’inizio, perché penso che sarà una partita diversa rispetto al Torino. Avremo bisogno di un tipo di pressing avanzato differente, Okafor in settimana ci ha dato ottime risposte e penso che per caratteristiche possa essere la sua partita. Luka sarà utile a partita in corso, sarà una gara difficile e ci sarà bisogno di tutti”, ha spiegato il tecnico portoghese. Un esame importante. Nel calendario dai mille impegni, Okafor ha voglia di dimostrare di essere qualcosa in più di una riserva di lusso.