Centoottanta minuti. Tanto manca al termine del campionato di Serie A 2017/2018: a parte lo scudetto che è praticamente assegnato, tutto il resto è ancora in gioco. Un’analisi su tutto quello che può accadere da qui al 20 maggio: con sfide e incroci da brividi.
SCUDETTO – Manca solamente l’aritmetica, ma ormai la Juventus è campione d’Italia per il settimo anno consecutivo. Sono sei i punti di distacco tra i bianconeri ed il Napoli e anche se la Juventus dovesse perdere clamorosamente sia con la Roma che con il Verona retrocesso e i ragazzi di Sarri dovessero battere Sampdoria e Crotone, lo scudetto sarebbe di fatto nelle mani di Buffon e compagni. Perché a parità di punti contano i risultati nello scontro diretto (0-1 e 0-1 quindi in parità) e poi la differenza reti dove la Juventus ha sedici gol di vantaggio sul Napoli. Dunque ipotesi da fantascienza.
CHAMPIONS LEAGUE – La Roma con la vittoria a Cagliari è ad un passo, anzi ad un punto, dalla Champions League. Anche se dovesse perdere in casa con la Juventus agli uomini di Eusebio Di Francesco basterebbe un punto in casa del Sassuolo già salvo: insomma, è praticamente fatta. Dunque il duello più appassionante riguarda Lazio e Inter: i biancocelesti hanno due punti di vantaggio sugli uomini di Spalletti e all’ultima giornata c’è lo scontro diretto allo Stadio Olimpico. La penultima giornata vede Inter-Sassuolo e Crotone-Lazio: Caicedo e compagni se pareggiano in Calabria sono quasi sicuri di giocare lo scontro diretto con due risultati a favore. Perché a pari punti conta sempre lo scontro diretto, e in caso di pareggio con l’Inter sarebbero alla pari i due big match, dunque conterebbe la differenza reti dove la Lazio ha, al momento, cinque gol di vantaggio sull’Inter. Dunque i ragazzi di Spalletti per presentarsi allo Stadio Olimpico con due risultati a disposizione su tre hanno bisogno delle seguenti combinazioni: vittoria col Sassuolo e sconfitta della Lazio a Crotone o vittoria con almeno sei gol di scarto con il Sassuolo e pareggio della Lazio in Calabria.
EUROPA LEAGUE – Di fatto ci sono due posti per tre squadre. Con la sconfitta a Reggio Emilia la Sampdoria si è tirata fuori, non matematicamente, ma praticamente sì visto che si trova a cinque punti dall’Atalanta settima. Qui tutto può succedere per sesto e settimo posto perché ci saranno due scontri diretti nelle ultime tre giornate: Atalanta-Milan e Milan-Fiorentina. Con i rossoneri che hanno un jolly in più: la finale di Coppa Italia. Se la vincono sono direttamente ai gironi di Europa League anche se dovessero arrivare ottavi in campionato (a quel punto la sesta farebbe i preliminari e la settima sarebbe fuori dall’Europa).
SALVEZZA – Il rebus sembra molto intricato visto che ci sono cinque squadre in due punti (Spal 35, Udinese, Crotone e Chievo 34, Cagliari 33). Ma, visti i calendari e le partite delle ultime due giornate, sembra una lotta tra Crotone e Cagliari. Il Chievo giocherà con il Bologna e con il Benevento e dovrebbe trovare i punti salvezza, idem l’Udinese gioca con il Verona retrocesso e all’ultima in casa contro il Bologna. La Spal affronta Torino e poi Sampdoria in casa all’ultima: vincendo davanti al proprio pubblico contro i ragazzi di Giampaolo ormai senza stimoli, a quota 38, arriverebbe la salvezza storica. Cagliari e Crotone, sulla carta, dunque si giocheranno la salvezza: con i calabresi che hanno un punto in più ma devono giocare contro Lazio in casa e Napoli in trasferta. Il calendario dei sardi non è dei migliori perché i ragazzi di Lopez andranno in trasferta a Firenze e poi all’ultima ospitano l’Atalanta: due squadre che lottano per l’Europa. Il Cagliari deve fare un punto in più dei calabresi visto che ha lo scontro diretto a favore, ma in questo momento i sardi vedono come non mai lo spettro della Serie B.