“Effettivamente mi sarei stupito se le controanalisi non avessero confermato la positività. L’esame è stato fatto in un laboratorio tra i migliori ed efficaci al mondo quindi mi sembrava strano potesse esserci un errore, poi per carità, può sempre capitare. Pogba ha fatto bene a chiedere le controanalisi, ma sarebbe stato quasi assurdo pensare ad un errore”. Lo ha detto Walter Della Frera, membro della commissione Antidoping Figc, a TvPlay.it, commentando la positività al testosterone del centrocampista della Juventus, Paul Pogba, confermata con le controanalisi: “La prima cosa che il francese cercherà di fare sarà quella di dimostrare la non intenzionalità nell’assumere quel farmaco, che gli garantirebbe senza dubbio una pena più leggera. Lui aveva affermato di averlo preso tramite un amico medico al di fuori della Juventus, che sarebbe comunque una situazione alquanto paradossale. Generalmente se c’è una collaborazione da parte dell’atleta con la procura, dimostrando l’involontarietà del gesto, io credo che la squalifica possa essere inferiore ai quattro anni di pena massima. In caso di accordo si può avere anche una riduzione fino al 50% sulla pena richiesta dalla Procura Antidoping’. Io ricordo casi simili come quello di Kallon, che aveva assunto un integratore all’estero. Ci sono stati rari casi, ma dal 2000 in avanti qualche volta è già accaduto. Erano da anni invece che non assistevamo a una sospensione cautelativa per un anabolizzante. La mia esperienza dice che è già successo che ci fossero assunzioni di farmaci magari arrivati dall’America dove lì non è obbligatorio rivelare le sostanze assunte”.
Caso Pogba, Della Frera (commissione Antidoping Figc): “Ora dimostri involontarietà”
Paul Pogba, Juventus - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce