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Le accuse mosse alla Juventus dalla procura della Figc sulla questione plusvalenze, oltre a non essere fondate, sono in contrasto con la giurisprudenza penale e sportiva. Lo ha detto l’avvocato del club bianconero, Maurizio Bellacosa, intervenuto oggi in difesa della società alla ripresa del processo sul caso plusvalenze. Il legale ha sottolineato che gli addebiti si basano su parametri, messi a punto dai consulenti della procura, che non si possono applicare.
Per stabilire che una plusvalenza è fittizia, e che quindi sia stato comunicato un dato falso, – secondo Bellacosa – bisognerebbe avere come riferimento un parametro normativo o tecnico. Nel caso delle valutazioni dei calciatori, però, mancano regole e principi contabili precisi e, a giudizio dei difensori della societa’ bianconera, la procura della Figc ha basato le accuse su una metodica, messa a punto da un team di 8 consulenti, completamente nuova, mai applicata in precedenza e del tutto opinabile. Bellacosa, rispetto alle conclusioni del procuratore, ha parlato di “costruzione ondivaga”.
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