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“Osimhen è una persona sensibile, orgogliosa e istintiva: in un momento così delicato, perché tra 15 mesi potrebbe firmare gratis per qualsiasi altra squadra, probabilmente pubblicare quel video non è stata una gran scelta”. Lo ha detto l’agente Fifa Andrea D’Amico a Palla al centro su Rai Radio 1 Sport, in merito al caso Osimhen scoppiato al Napoli, lui che è stato intermediario dell’operazione che ha portato l’attaccante nigeriano in azzurro: “Il discorso del rinnovo contrattuale assume altri ambiti più importanti, soprattutto l’esplosione di questi mercati alternativi super ricchi. Due anni fa potevano accostarsi a Osimhen solo alcune squadre europee, adesso con l’Arabia Saudita, quando senti determinate cifre, prima di rinnovare ci pensi dieci volte. Togliere Osimhen dal campo in quel momento della partita è stato un errore, anche psicologico. Non voglio dire una mancanza di rispetto, ma se la punta di diamante della tua squadra sbaglia un rigore, bisogna dimostrargli comunque fiducia. Cambiarlo a 5-6 minuti dalla fine lo fa passare come la causa della mancata vittoria del Napoli. Osimhen è una persona intelligente, ma anche istintiva: Spalletti è stato bravissimo anche nel domare le sue bizze e il suo carattere sensibile. Victor è un ragazzo forte, ma al tempo stesso, come tutte le cose preziose, basta niente per incrinare il suo umore”.
E sulla vicenda plusvalenze: “Mi sembra che sia simile a tutte le altre nate su questo filone delle plusvalenze, legate soprattutto ai giocatori giovani che non hanno determinati valori. C’entra poco Osimhen, c’entrano gli altri giocatori inseriti nella trattativa ai quali è stato dato un valore reputato elevato. Basterebbe cambiare la norma: ogni transizione dove non c’è scambio di denaro non dovrebbe più avere nessuna rilevanza per il bilancio e nessuno lo farebbe più”.
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