Chi vuol essere capolista? Inter e Napoli sono pronte a contendersi il primato della Serie A in uno scontro diretto che arriva dopo innumerevoli fatiche per i nerazzurri (con una doppia sofferta vittoria con Venezia e Arsenal, sempre per 1-0) e dopo invece una settimana senza impegni, ma coi musi lunghi per la sconfitta contro l’Atalanta per gli azzurri. Ora, faccia a faccia al Meazza le due reginette del campionato si giocano tanto e vogliono mettere in mostra di cosa sono capaci. L’Inter difende il tricolore e ha cambiato ben poco rispetto a un anno fa, il Napoli ha rivoluzionato tutto e ha chiamato Conte come condottiero, lui che è un ex recente dei nerazzurri, per tornare subito competitivi dopo un’annata disastrosa. Detto-fatto: da settembre il Napoli guida il campionato e aveva provato persino la fuga, prima però di rallentare di schianto con la pesante sconfitta interna di domenica scorsa che ha fatto scricchiolare e non poco qualche automatismo e le tante certezze accumulate.
Certezze che ha invece la squadra di Inzaghi, apparsa però appannata ultimamente e un po’ distratta. Se però le porte girevoli dietro, con i tanti gol subiti e in generale un po’ di svagatezza difensiva, sono scomparse da un po’, ora è l’attacco a fare le bizze, visto che nelle ultime partite sono arrivate sì delle vittorie, ma per 1-0 e con molta sofferenza fino all’ultimo istante. Qualcosa alla quale la corazzata che ha dominato lo scorso campionato non era abituata. Ma se non al meglio si vince comunque, le rivali sono avvisate: quanto e se questa Inter tornerà a sfruttare tutti i giri del proprio motore, potrebbero essere dolori per tutte. A livello psicologico, però, c’è una partita forse già decisiva: siamo solo a novembre e non si può parlare di sfida scudetto, ma è la partita che vale il primato e si può dare un segnale eloquente a tutto il campionato. E poi, ci sono le altre, dalla Juve all’Atalanta, passando per il Milan, che forse sperano in un pareggio per provare ad avvicinarsi.