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“Il calcio si deve adeguare a quella che è la realtà, non può andare avanti da solo. Si deve navigare il più possibile a vista cercando di fare una programmazione“. Giovanni Malagò, presidente del Coni, nel suo intervento a Tgcom24 commenta così il caos calendari in Serie A in merito all’emergenza coronavirus. “Non posso fare un discorso solo su una disciplina e non tener conto delle altre – afferma il numero 1 del Coni -. Ieri si è giocata una partita di basket a porte chiuse a Milano dell’Eurolega. Parlo di basket ma posso elencarvi decine di situazioni che si stanno svolgendo. Non avete idea di cosa stia accadendo agli atleti in giro per il mondo con tutte le complicazioni. Credo che tutte le discipline debbano avere uguale considerazione”.
SULLE OLIMPIADI DI TOKYO – “Anche qui, con grande realismo, dico subito che ho un unico riferimento, che è il Cio. Parlo quotidianamente con Losanna, non c’è nessuna controindicazione da parte del Cio. L’altra mia interlocuzione è il presidente del comitato organizzatore, che ha confermato che non c’è nessuna controindicazione. Poi, se c’è qualche membro del governo giapponese che ha altre idee, non posso dire niente, ma anche in questo caso le parole del premier giapponese mi sembrano abbastanza chiare”.
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SULLA PREPARAZIONE DEGLI ATLETI – “Faccio un esempio: Lupo e Nicolai, già qualificati nel beach volley grazie l’argento a Rio, sono in Florida dove hanno fatto una preparazione al caldo. Sarebbero dovuti venire quattro giorni a Formia e successivamente in Qatar per un torneo. Gli hanno comunicato che non possono passare per Roma per andare in Qatar. Poi è uscita una regola: chi è stato in Italia nei 30 giorni precedenti all’arrivo in Qatar doveva stare comunque in quarantena. Loro erano stati in Italia 27 giorni fa e stavamo mediando per l’ambasciata. Nel frattempo un’altra coppia non ancora qualificata doveva partire per il Qatar, ma era in Italia e quindi gli era impossibile. Nel frattempo però hanno annullato la competizione in Qatar, e questo per farvi capire il manicomio”.
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