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Kostas Manolas, Napoli 2019-2020 - Foto Antonio Fraioli
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“Se si vuole salvare il campionato e con lui qualunque altra pratica che coinvolga un atleta, bisogna trovare una regola certa, non lasciarla in mano a un centinaio di Asl. (…) La decisione di Napoli e la conferma del ministro che tocca alle regioni decidere, sono una condanna a non andare avanti. Giocatori positivi si sono già avuti dovunque. Se dobbiamo convivere con il virus, dobbiamo trovare per il calcio un centro di decisione che riunisca le debolezze e consenta di sopravvivere. In un paese serio si chiama Governo. Altrimenti grazie e arrivederci a un giorno senza tempo“. Lo scrive il giornalista Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera a proposito del caso Juventus-Napoli, match mai disputato per via della mancata partenza per Torino della squadra partenopea dopo una circolare della Asl Napoli 1. “Il Napoli non perderà la partita con la Juve a tavolino. Finché il caso rimarrà in mano al calcio sì, poi interverranno regole sanitarie nazionali che sono tutte dalla parte del Napoli – si legge nell’articolo – La vittoria legale del Napoli aprirà una strada che non farà arrivare il campionato a Natale. Sarà riempito di rinvii fino a essere travolto. Se cade il compromesso per cui un positivo viene considerato un infortunato, lo si isola per sette giorni e si va avanti con gli altri; se cioè un positivo torna a essere un cittadino qualsiasi, se si devono rispettare le regole nazionali e regionali, non si può giocare a calcio”.
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