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“Da persone impegnate sul campo in questa pandemia, troviamo che l’atteggiamento della Lega Calcio rispetto alla partita Juve-Napoli sia irresponsabile“. Lo scrivono Attilio Bianchi, Gerardo Botti e Paolo Ascierto, rispettivamente direttore generale, direttore scientifico e oncologo dell’Istituto nazionale tumori Irccs “Fondazione G. Pascale” di Napoli. Per i tre esperti giocare la partita avrebbe “messo a rischio anche i giocatori della Juve” con il rischio di “attivare un altro focolaio“. “In questi mesi – scrivono – abbiamo costantemente invitato tutti alla prudenza ed al rispetto delle regole di sicurezza nell’intento di limitare la diffusione del virus ma, a quanto pare, questi appelli sono rimasti inascoltati. Troviamo oltremodo rischioso che un organo sportivo di tale rilievo, e che dovrebbe essere da esempio, disattenda le più elementari procedure volte alla tutela della salute pubblica. Se è regola generale che i soggetti che hanno avuto contatti con positivi siano posti in quarantena, non si capisce perché ciò non debba essere ancor più valido per i calciatori che, oltretutto, in campo si trovano in una condizione di assenza di protezione“.
C’è spazio per una domanda: “Con queste premesse, d’ora in poi, come si potrà pretendere che la gente comune osservi le norme di sicurezza anti-Covid avendo davanti agli occhi un così deleterio esempio? Anche se precedentemente sono state dettate delle regole sottoscritte da tutte le squadre, non è detto che queste regole siano assolute. La prima regola deve essere ma tenere in sicurezza i giocatori ed evitare la diffusione del contagio“.
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