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E’ un’Inter da scudetto, ormai matura e in grado di resistere alle pressioni. I nerazzurri visti contro la Lazio sembrano ormai aver capito di avere un solo obiettivo in questa stagione in cui le coppe non sono andate per il verso giusto e questa volta sul campo appare spietata e cinica in un big match che le consegna la vetta della classifica. E’ cambio della guardia, infatti, dopo il tracollo del Milan in casa dello Spezia: col 3-1 della terza di ritorno la nuova capolista è la squadra di Conte, e ora il derby di domenica prossima diventa una sfida cruciale perché i nerazzurri possono portarsi addirittura a +4 nel giro di otto giorni, o vanificare questa vittoria convincente contro i biancocelesti di Inzaghi che pagano un po’ di sfortuna e le solite amnesie difensive.
A trascinare questa Inter che nel giorno di San Valentino si dichiara ufficialmente al campionato è una prestazione monstre di Romelu Lukaku, che al di là dei gol non indimenticabili (il primo su rigore, il secondo frutto di un rimpallo e convalidato solo dal Var), gioca una partita di livello mondiale e l’assist per il 3-1, frutto di una progressione devastante sul malcapitato Parolo, lo sta lì a testimoniare. Se c’era una sfida dentro la sfida con Immobile il belga la vince in maniera clamorosa e l’attaccante italiano per una volta ha mostrato alcuni limiti nel supporto alla manovra offensiva contro una linea esperta e fisica come quella di Conte. A ogni modo, dopo quattro clean sheet di fila è proprio la squadra di Inzaghi a bucare Handanovic, anche se nel modo più beffardo col gol di Escalante che ricorda un po’ quello di Pippo Inzaghi contro il Liverpool nella finale di Champions vinta dal Milan. Una vittoria, quella dell’Inter, rotonda e meritata, ma sofferta: è forse questo il valore in più di questi tre punti, arrivati in un big match in cui l’avversaria ha giocato bene ma si è dovuta arrendere a quella che indiscutibilmente si è consacrata come la squadra da battere in questa stagione. E, qualora ce ne fosse stato bisogno, adesso lo testimonia anche la classifica.
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