Dopo 88 minuti poco incoraggianti in cui il Milan sembrava non essere molto diverso da quello della scorsa stagione, nel finale succede di tutto a San Siro e i rossoneri riescono a strappare un insperato pareggio. Nonostante le reti di Morata e Okafor e qualche altra nota lieta, non si può dire che sia andato come sperato l’esordio in campionato alla guida del Milan per Paulo Fonseca, che dopo un buon pre-campionato ha vissuto una serata tutt’altro che convincente.
Per oltre un’ora di gioco, il Milan non è infatti riuscito a trovare le contromisure a un ottimo Torino, che è riuscito a fare la partita che aveva preparato – ordinata e senza sbavature – e si è addirittura portato avanti di due gol. Ci sarà però un motivo se l’ultima vittoria in campionato dei granata in trasferta come il Milan risale al 24 marzo 1985. Dopo la seconda rete, complice l’uscita dal campo di Duvan Zapata (il quale non aveva i 90 minuti nelle gambe), in casa Torino si è spenta la luce ed i rossoneri sono riusciti a ristabilire la parità anche grazie ai cambi.
Il Milan si gode innanzitutto un Alvaro Morata che ha immediatamente dimostrato di essere sul pezzo, timbrando il cartellino già alla prima davanti ai suoi tifosi. Bene anche gli altri subentrati, da Reijnders a Okafor, mentre non ha convinto più di tanto Saelemaekers da terzino, specialmente con un cliente ostico come Bellanova dalla sua parte.
Le due note più negative della serata però sono altre: una difesa troppo esposta con un Malick Thiaw in versione horror (follia sul primo gol, male in marcatura su Zapata sul secondo) e una serie di errori in attacco inaccettabili. Jovic non è riuscito a lasciare il segno, mentre Leao non è riuscito a fare la differenza. E proprio il portoghese si porta sulla coscienza le due occasioni più ghiotte della serata: prima spara alto da due passi, poi a tu per tu con Milinkovic-Savic tira in bocca al portiere, divorandosi un altro gol.
Al di là delle prestazioni dei singoli, è inevitabile che il Milan debba ripartire dagli ultimi minuti del match e dalla reazione dopo esser andato in svantaggio di due gol. Può guardare al futuro con ottimismo invece il Torino, che ha tenuto testa ad un avversario decisamente più quotato. Anche se il risultato finale è di 2-2, se c’è un vincitore in fondo quello è Vanoli. Non va però dimenticato che si tratta pur sempre di calcio d’agosto – afa e umidità notevoli a San Siro – e che la stagione entrerà nel vivo più avanti.