La Juventus non si ferma. I bianconeri archiviano una difficile pratica al Matusa e battono 2-0 il Frosinone centrando con estrema fatica la quattordicesima vittoria consecutiva, un record che farebbe tremare qualsiasi pretendente al titolo ma non il Napoli, ancora in testa con due lunghezze di vantaggio per la sesta settimana di fila in attesa del big match di sabato.
In avvio di gara la Juve, insidiosa con il duo Pogba-Sturaro, detta legge al Matusa, costringendo il Frosinone, in affanno sulle incursioni di Morata e Dybala, a cercare di arginare l’ondata d’urto degli ospiti, bravi a gestire il possesso palla e a lanciarsi in pericolose azioni in verticale. La formazione frusinate abbassa il baricentro, affidandosi alle scrupolose coperture in difesa di Blanchard, eroe nella gara d’andata. E’ però una Juve irriconoscibile da quella a cui Allegri ci ha abituato: i ritmi bassi permettono al Frosinone una lenta ma coraggiosa ripresa grazie al guizzo di Ciofani, che al quarto d’ora sfiora in girata una rete sensazionale. In ombra il fuoriclasse bianconero: Pogba, a segno nelle ultime tre gare i trasferta, non riesce a conferire la solita velocità alla macchinosa manovra della Juve, che quest’oggi sembra aver perso il bandolo della matassa.
Alla mezzora, il Frosinone, complice l’inerzia bianconera, prova a fare capolino costruendo un’avvolgente manovra sugli esterni ma la Juve ritrova sul finale il suo piglio migliore proponendosi in volata con Morata, lesto a tentare l’assalto alla porta difesa da Leali, che di gran classe nega ai bianconeri la gioia del gol. Cambia il volto del match al ritorno dagli spogliatoi: cresce la Juve che dimostra più aggressività e determinazione spingendo sull’acceleratore e creando non pochi grattacapi ai ciociari, bravi a tenere testa agli affondi bianconeri. Asfissiante il pressing della Juve, che dopo il legno colpito da Dybala, sblocca un match ostico grazie all’autentica perla di Cuadrado, condita da un innegabile errore difensivo del Frosinone. In discesa la gara dei bianconeri che gestiscono il match con tranquillità, soffrendo talvolta sulle improvvise folate del Frosinone ma rischiando in più occasioni di firmare il raddoppio nel finale, che giunge con Dybala in un match congelato sullo 0-2.