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Si può fermare il calcio italiano senza metter mano a quello europeo? E’ una delle domande che compongono il fitto rompicapo che vede lo sport più popolare del continente impegnato a fronteggiare l’emergenza coronavirus. E che vede cinque società italiane (Juventus, Atalanta, Napoli, Inter e Roma) costrette a fermarsi come da decisione del Coni fino al 3 aprile in campionato ma in procinto di scendere in campo nelle due prossime settimane per gli impegni in Champions League e in Europa League. Scartata (per il momento) la soluzione dei campi neutro, la Uefa potrebbe adottare delle prime decisioni forti per ovviare al paradosso di una squadra italiana ferma in campionato ma impegnata sul territorio nazionale per giocare la competizione europea di riferimento.
E proprio alla Uefa toccherà la decisione più importante: gli Europei 2020 con la storica formula itinerante avranno luogo? Da questa risposta, la Serie A 2019/2020 saprà se potrà concludersi con un verdetto o meno. Senza lo slittamento della rassegna continentale, il campionato italiano non avrebbe il tempo necessario per portare a termine le ultime giornate. L’ultima parola quindi ad Aleksander Čeferin, i club aspettano con ansia.
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