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“Pochi spettatori a causa dei nostri stadi? Sentire tutte le valutazioni giornalistiche in tv e vedere i replay è bello, sono cose che non vedi allo stadio. Non dobbiamo considerare la mancata presenza negli impianti, perché intanto gli share televisivi aumentano: chi investe in Italia capirà che, se la gente non va allo stadio, vede la televisione, quindi cresceranno i diritti televisivi”. Queste le parole del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio a margine della presentazione di ReportCalcio, a Roma. “Siamo un popolo che ama stare anche in pantofole – ha aggiunto il numero uno della Figc – Oltretutto abbiamo tutte le televisioni che ci propinano immagini in qualsiasi momento, tra l’altro con risultati ottimi”.
Nonostante il calcio italiano continui a perdere, ben 372 milioni nella stagione 2014/2015, Tavecchio è fiducioso: “Un anno fa il calcio italiano aveva bisogno degli antibiotici potenti, oggi ci vuole solo un po’ di aspirina e tachipirina. Cresciamo troppo poco? Ringraziamo Dio che cresciamo. Dopo tutto quello che si era paventato in passato stiamo comunque migliorando e ora abbiamo dei crediti nei confronti delle istituzioni europee, che ci stanno dando delle possibilità come le partite dell’Europeo 2020 e l’organizzazione dell’Europeo under 21. Tra l’altro i paesi stranieri hanno già avuto tanto, ora spero che gli investimenti arrivino in Italia”. Tavecchio quindi guarda con fiducia al futuro: “Cominciamo a raccogliere quello che prima era difficile ottenere – ha concluso il presidente della Figc – Abbiamo grande voglia e vocazione di costruire: il tempo giocherà a nostro favore, entro due o tre anni avremo dei risultati”.