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La Roma continua a segnare sui calci piazzati, la Lazio fatica sul fondamentale da fermo. E il tema diventa dibattito alla vigilia delle sfide Lecce-Roma e Lazio-Atalanta. “Loro possono segnarci anche nel tunnel…”, ha detto Baroni, riferendosi proprio alla capacità degli uomini di Mourinho di risolvere le partite spesso e volentieri dalle situazioni più imprevedibili. La Roma ha segnato 12 gol su palla inattiva in questo campionato ed è la squadra che ha segnato più reti in percentuale da calcio da fermo con il 43%. La sfida al Lecce la mette di fronte alla formazione che al contrario ne ha subite di più (43%) sugli sviluppi di corner o calci di punizione. Nel corso della settimana Baroni deve aver messo l’accento sulla preparazione delle palle inattive, contro una Roma che viene dalla vittoria contro l’Empoli per 2-0 grazie ai gol di Ibanez e Abraham da calcio d’angolo. Merito di Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, specialisti e col piede caldo. Numeri che Luis Alberto in casa Lazio non è riuscito ancora a replicare. La squadra di Sarri fin qui ha segnato solamente due gol sugli sviluppi di palla inattiva. E Maurizio Sarri, incalzato in conferenza stampa alla vigilia del big match con l’Atalanta, non si è nascosto: “Non sono contento perché sono abituato ad avere squadre che segnano tanto da calcio piazzato. Possiamo fare meglio di così, abbiamo centimetri”. Numeri che non tengono fede alla fame del tecnico toscano. Prima che diventasse famoso come ‘Comandante’, Sarri si trovò a gestire il soprannome di ‘Mister 33’, legato alla varietà di schemi sulle palle inattive che preparava dai tempi del Sansovino in Serie D. Nella marcia Champions, per Roma e Lazio un calcio d’angolo in più può fare la differenza.
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