“Sono amareggiato e arrabbiato: è stata una partita assurda dove abbiamo preso il secondo gol 11 contro 9 a 30 secondi dalla fine”. Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco nel post partita di Cagliari-Roma, match della quindicesima giornata della Serie A 2018-19. “Per 70 minuti potevamo chiudere la partita e io mi arrabbio degli errori e delle scelte sbagliate che poi portano a queste situazioni. Non voglio parlare di moduli o di tattica, c’erano dei giocatori in campo con un’esperienza tale da non poter permettere di subire gol del genere – ha dichiarato il tecnico della Roma ai microfoni di Sky – Queste cose minano le certezze di una squadra perché a 30 secondi dalla fine devi avere la capacità di leggere l’azione e di difendere un vantaggio importante“.
Una Roma rimontata dallo 0-2 al 2-2, con tante occasioni nel primo tempo per segnare il terzo gol: “Abbiamo rischiato più volte di fare il terzo gol e non averlo fatto è un nostro difetto. Potevamo essere più bravi ma non siamo riusciti a contenerli, non eravamo lucidi e abbiamo subito gli episodi”. Poi sulle disattenzioni singolari della squadra: “Abbiamo marcato a uomo soprattutto nei calci piazzati ma se non c’è l’attenzione giusta succedono queste cose. Quest’anno abbiamo fatto ‘carota e bastone’, un po’ di tutto. Avevamo grande esperienza in campo e quando accadono cose del genere penso che l’allenatore risulti relativo nello spiegare le cose. Ma mi prendo comunque le mie responsabilità“.
Sulle sostituzioni ‘difensive’ nel finale di gara: “Abbiamo cercato di proteggerci con i cambi anche perché avevamo un risultato di 2-0, sufficiente per cercare di difendere il vantaggio: abbiamo dei deficit a livello mentale“. Infine il tecnico giallorosso chiude: “La squadra dopo il gol ha avuto timore di addormentare la partita, facevamo tanta fatica. Ci vorrebbe un time-out durante la partita, per far capire le tante cose che i ragazzi avevano capito tra il primo e il secondo tempo. Questa squadra ha sempre dimostrato problemi dal punto di vista caratteriale”.