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“Si racchiude tutto nell’amore per Cagliari. Era giusto subito tornare in Serie A e ieri per chiudere un po’ il cerchio, sembrava che la prima vittoria in campionato aspettasse di nuovo me. Ad inizio partita ero fiducioso di vincere, poi quando mi sono ritrovato in campo sul 3-2 mi sono detto che avrei dovuto metterci lo zampino. Sono quelle partite che possono dare il là ad una stagione diversa, ci mancava ritrovare queste sensazioni belle di cuore, di voglia, di caparbietà, è stata una vittoria cercata e voluta da tutti”. Parla così Leonardo Pavoletti, intervenuto in diretta su Radio-Tv Serie A, all’indomani dell’incredibile successo del Cagliari per 4-3 sul Frosinone rimontando da 0-3 grazie a una sua doppietta.
“Sono all’ultimo anno di contratto e, se dovesse essere l’ultimo, il mio sogno sarebbe fare di tutto per far salvare il Cagliari e lasciare nel migliore dei modi – assicura l’attaccante classe 1988 – Stare qui è un regalo ogni giorno, il minimo che posso fare è dare il mio contributo con i gol e con la mia presenza nello spogliatoio, c’è tanto valore umano nella nostra squadra, un allenatore che non ha bisogno che lo presento io e un ambiente serio. Non sarà facile ma possiamo farcela”.
Pavoletti si esprime anche sul suo ruolo, che lo vede spesso subentrante dalla panchina: “Dico la verità, io vorrei sempre giocare, ma come faccio a dire al mister cosa fare che le indovina tutte? Mi faccio degli esami di coscienza, ad inizio stagione non ero in formissima, di solito il mio vero campionato parte ad ottobre, quindi sono in linea. Non mi sento ancora finito, credo di poter dare ancora qualcosa”.
Sui suoi compagni di squadra: “Ci sono tanti ragazzi bravi, che stanno entrando in condizione, c’è competizione ma è sana. E’ un gruppo già dall’anno scorso fondato su sani principi. Ieri mi sono trovato abbracciato da Lapadula, Shomurodov, Petagna, come se avessero segnato loro. E quando condividi gli stessi principi nello spogliatoio è sempre più facile, spero che inizino presto a segnare anche loro. Tra poco ci darà una mano anche Lapadula – conclude Pavoletti – che l’anno scorso ci ha portato in Serie A”.
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